Senza dubbio non deve essere stato semplice per il pubblico gremito sugli spalti e per le altre norvegesi in gara assistere all’incredibile recupero di Jonna Sundling. Infatti, nell’ultima frazione della staffetta dei Campionati Mondiali di Trondheim, la svedese ha rimontato ben 37” di svantaggio in circa 3.7 km nei confronti della giovane norvegese Kristin Austgulen Fosnæs. Le due hanno poi ingaggiato un bel duello in volata sul rettilineo finale risoltosi, senza grandi sorprese, a favore della fondista della Svezia.
Un 5-0 per la Svezia nei confronti della Norvegia che si fa davvero pesante, quando manca ormai una sola prova per addolcire la situazione. L’iniziata per portare l’oro al fondo norvegese sembra essere Therese Johaug nella 50 km di domenica.
Proprio Johaug ha voluto spendere delle parole in difesa della connazionale Fosnæs ai microfoni di NRK: “Oggi dobbiamo dire che l’argento vale quanto l’oro. Sono molto colpita da Kristin, non aveva quasi mai fatto una staffetta per la Norvegia e ha fatto un ottimo risultato. Ha seguito Jonna quasi fino al traguardo. Ha perso un po’ nella discesa, ma ha recuperato bene in volata“.
Johaug racconta nel dettaglio le sensazioni provate nell’assistere da fuori all’entusiasmante duello per la medaglia d’oro. Inoltre, ammette in maniera molto onesta che contro questa Sundling c’era ben poco da fare. Le compagne riponevano fiducia in Fosnæs e hanno fatto il massimo affinché potesse partire in testa: “L’abbiamo sostenuta ieri e oggi, e poi abbiamo concordato che nessuna di noi avrebbe potuto battere Jonna in gara. Il nostro compito era quello di creare un gap che le permettesse di partire in testa. Quando ha pensato di staccarsi, ha resistito. Poi Sundling ci ha riprovato e Kristine ha resistito. Siamo rimasti tutti lì ad ansimare” ha dichiarato la trentaseienne di Oslo.
Anche Kristine Fosnæs ha spiegato i motivi della sua prestazione odierna e come ha deciso di affrontare tatticamente la gara dopo essere stata ripresa così presto da Sundling: “Avevo immaginato la maggior parte degli scenari possibili. L’obiettivo era quello di fare la mia gara alla partenza, ma sono rimasta un po’ scioccata dalla velocità con cui Sundling è arrivata. Ho sfruttato tutte le opportunità nell’ultimo giro, però non è andata bene“.
Fosnæs ammette di essere sollevata dalla fine della gara. La definisce “la più grande esperienza della sua vita” e inoltre rivela di non aver riposato bene stanotte. La giovane norvegese, forse chiamata a ricoprire un ruolo più grande di lei in questo momento, si è commossa ripensando all’affetto dimostrato dalle sue compagne una volta tagliato il traguardo: “Significa tutto. Sono molto grata per questo”, risponde Fosnæs in lacrime.