TRONDHEIM – Ottima frazione seconda per Caterina Ganz oggi in classico nella 4×7.5km di Trondheim, che ha portato alle azzurre un settimo posto che ma tante buone sensazioni vista la conduzione della gara da parte delle singole atlete. La fassana, arrivata al Mondiale forse con qualche dubbio, chiude la sua esperienza norvegese con una brillante prestazione e tante risposte positive. Intervistata da Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia in Norvegia, al termine della gara, l’azzurra ripercorre le sue due settimane iridate.
“Lo skiathlon era andato un po’ così perché avevo sbagliato la scelta dello sci e ho avuto troppi problemi in classico e la mia gara è finita già al primo giro, però come sempre fino alla sera ci si pensa e poi si volta pagina per il giorno dopo. Sapevo di star bene, avevo fatto tutto normalmente per arrivare qua e devo dire che mi sono presa le mie soddisfazioni, oggi incluso”.
Per quanto riguarda la gara odierna, la fondista delle Fiamme Gialle conferma quello che si è potuto evincere anche dalle immagini televisive, con “una neve molto tosta. Alla fine ho recuperato qualche posizione, e anche come tempo non era male“.
La posizione finale del quartetto azzurro era probabilmente quello che alla vigilia ci si poteva aspettare, ma a differenza di altre staffette del passato, la condotta di gara è stata completamente diversa e la squadra azzurra è rimasta vicina al quinto e al sesto posto, occupate da squadre come la Svizzera o gli Stati Uniti che possono vantare nomi di altissimo livello. Per questo, la 29enne esalta la prestazione delle proprie compagne di squadra: “Secondo me abbiamo fatto una buonissima gara, poi Di Centa nella quarta frazione contro di sé non aveva esattamente due nomi a caso ed è stata tosta a tener loro testa. Poi non si pretendere troppo di più, siamo state brave, a ridosso per giocarci la quinta posizione, ed è un grande passo avanti. Maria poi è stata bravissima, ma anche Anna, il lancio è sempre una frazione critica”
Oggi in particolare, con la Weng al lancio, la Norvegia ha tenuto giù il pedale dell’acceleratore fin da subito con l’obiettivo di staccare la Svezia quanto più possibile, unica strategia possibile per provare a riconfermare il titolo di due anni fa, quindi va dato riconosciuto l’ottimo lavoro di tutte e quattro le azzurre. “Erano tutte delle frazioni toste, è sempre un Mondiale e secondo me siamo state brave”.
