Il sorriso che contraddistingue Ingrid Landmark Tandrevold e che si irradia anche attraverso i suoi occhi è oggi pieno di una luce speciale: quello della gratitudine. Dopo quanto accaduto a inizio stagione, con i problemi cardiaci, lo stop, e l’intervento chirurgico, la norvegese non era neanche sicura di poter tornare a questi livelli. Intervistata dall’IBU a fine gara, dopo la vittoria nella sprint, non può far altro che tradire una certa emozione.
“È una sensazione incredibile, mi sento come se fosse la mia prima vittoria. È stato un anno molto difficile e non sapevo se davvero potessi tornare competere a questi livelli. Più gare facevo e più iniziavo a dubitare di me stessa”.
In occasione dei Mondiali di Lenzerheide, la 28enne aveva subìto forse un’eccessiva pressione da chi si aspettava di rivederla al top e, quando i risultati non sono arrivati, gli haters hanno iniziato a farsi sentire. Oggi, però, in pista sentiva di non essere da sola e quel risultato ottenuto porta con sé un’ampia dedica.
“Oggi sentivo di non gareggiare solo per me stessa. Ho avuto tanto aiuto negli ultimi tre mesi da parte del mio cardiologo, dai miei allenatori, dagli skiman, dalle persone a casa e sentivo che gli dovevo una bella gara perché hanno speso tanto tempo ad aiutarmi e volevo restituire loro qualcosa”.