Tommaso Giacomel continua la striscia estremamente positiva di risultati con questo podio, il quarto in quattro tappe consecutive – cinque se si aggiunge il podio a Lenzerheide, che però non ha valenza per la Coppa del Mondo. Intervistato dall’IBU dopo la premiazione, il trentino delle Fiamme Gialle ha parlato delle sue sensazioni in gara, in particolare nell’ultima tornata dove ha ottenuto il miglior tempo sugli sci: “Mi sentivo molto bene oggi, soprattutto nell’ultimo giro. Pensavo di essere partito troppo forte, ma in realtà avevo ancora energia nell’ultimo giro e l’ho usata tutta! Il risultato è incredibile, ovviamente, un podio a Nove Mesto era nella mia lista dei desideri e naturalmente sono molto felice!”
Ormai con un posto fisso nella battaglia per le posizioni che contano con i migliori biathleti del circuito, ancora una volta Giacomel è riuscito a mettersi alle spalle Johannes Thingnes Boe, con cui il primierotto dimostra sempre di più di gradire una bella competizione, seppur a distanza e sul cronometro in questo caso. L’azzurro è riuscito a sopravanzare l’uomo più vincente di sempre ai Mondiali nelle ultimissime fasi della gara, quel tanto che è bastato per conquistare il quarto podio in una sprint in carriera. Eppure l’esito di questa lotta non era scontato
“Ero un po’ spaventato perché dopo l’ultimo intermedio, l’allenatore delle ragazze (Mirko Romanin, ndr) mi ha detto che era solo un secondo dietro di me e dovevo fare solo una lunga discesa e l’ultima piccola salita quindi sapevo che c’era una piccola possibilità di batterlo”
Un risultato che continua anche la striscia di flower ceremony a cui l’azzurro ha partecipato in stagione: ben diversa situazione da quella di inizio stagione, ma c’è un segreto? “Non so, penso che non ci sia un vero e proprio segreto. Il tanto allenamento e il mindset sono stati sempre buoni anche all’inizio della stagione, c’era solo qualche tassello che mancava. Poi a Ruhpolding ho trovato quel qualcosa che mancava e da allora la stagione sta andando benissimo e sono contentissimo della continuità che sto trovando, era uno degli obiettivi per la stagione. Lo ero anche lo scorso anno, ma quest’anno ad un livello più alto”.
In conclusione l’azzurro si complimenta con il pubblico della Vysocina Arena, che oggi, al primo giorno di gare, è riuscito anche in un giorno feriale a far registrare il sold out e a far sentire il suo famigerato tifo agli atleti in pista e al poligono. “Oggi è stato incredibilmente rumoroso! Prima della gara ho cercato di parlare con il mio fisioterapista ma non ci capivamo perché era il rumore era semplicemente troppo forte. I fan della repubblica ceca sono fantastici!”