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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Giacomel fantastico secondo nella sprint di Nove Mesto! Vince Jacquelin

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Emilien Jacquelin conquista il secondo successo dell’anno in una sprint, con una gara condotta con una per lui insolita sagacia tattica. Il francese è sostanzialmente l’unico dei big a centrare lo zero al tiro, che gli consente di mettersi alle spalle tutti i rivali, a cominciare da un grandissimo Tommaso Giacomel (1+0), che, con una prestazione in grande progressione, ha la meglio di un’inezia su un quartetto di atleti che si sono giocati il podio nello spazio di pochissimi secondi. Al terzo posto troviamo il solito Johannes Boe (2+0), beffato dall’azzurro di un secondo, ma comunque sul podio nonostante gli sbagli a terra.

Ritorna la coppa del mondo di biathlon e lo fa con la tradizionale tappa nella località ceca di Nove Mesto, dove si comincia con la sprint maschile di 10 km. Le condizioni del tracciato sono difficili e i big partono con pettorali bassi a causa delle temperature alte e della neve molto bagnata, che tra le altre cose è stata predisposta sul tracciato solo negli ultimi giorni dall’organizzazione grazie allo snow farming, visto che le condizioni ormai primaverili avevano eliminato ogni traccia di bianco dal paesaggio della Moravia.

Jacquelin oggi è stato davvero bravo a gestire il poligono in piedi, oggi più che mai decisivo per il risultato finale. Il francese infatti, partito nel mezzo del gruppo dei favoriti, si era presentato alla seconda sessione di tiro come uno tra i 4/5 big ad essere uscito pulito dal tiro a terra e con il secondo parziale, alle spalle del solo Stroemsheim. A questo punto il transalpino è stato bravo ad essere leggermente più riflessivo del solito nella serie in piedi (comunque tenendo sempre meno di 2″ tra un colpo e l’altro) e trovando in questo modo uno zero fondamentale per il successo, visto che i suoi diretti rivali nel frattempo commettevano degli errori determinanti.

Al secondo posto si piazza Tommaso Giacomel, autore ancora una volta di una gara strepitosa. L’azzurro, partito col pettorale 23 e uno degli ultimi al via tra i big, è partito più controllato del solito, sciando nel primo giro insieme a Laegreid, che aveva trovato all’uscita dal suo tiro a terra. Nel primo poligono il trentino ha poi commesso un errore, ma non si è abbattuto, ha tenuto alto il ritmo anche nel secondo giro, per poi trovare il suo zero rapido in piedi. All’uscita dalla seconda serie l’azzurro era quinto, ad un’incollatura da J. Boe e a 10″ di ritardo da Stroemsheim, con anche Perrot alle sue spalle, ma vicinissimo. Nell’ultima tornata però Tommy si è scatenato e grazie anche ai riferimenti avuti sul tracciato dai coach, è riuscito a rimontare e a tenersi alle spalle di pochissimo tutti i rivali, prendendosi un meritato secondo posto, condito dal terzo tempo di course time.

Deve accontentarsi del terzo posto oggi Johannes Boe, che però è stato bravissimo a recuperare dai due giri di penalità a terra. Il norvegese ha forse pagato leggermente lo sforzo nell’ultimo giro, dove non è riuscito a contenere il rientro di Giacomel, ma ha comunque regolato per un solo secondo Eric Perrot (1+0). Il francese, partito col pettorale 1, ha fatto una gara praticamente parallela rispetto a Giacomel, terminandogli alle spalle di 2″, ma fuori dal podio. Finisce al quinto posto un Endre Stroemsheim (0+1) un po’ arrabbiato e frustrato al traguardo, consapevole forse di non essere riuscito a dare il massimo nell’ultimo giro, dove ha pagato dazio dai rivali e ha perso il podio per pochissimi secondi, dopo che era uscito nettamente al secondo posto dal secondo poligono.

Chiude sesto con lo zero Jesper Nelin, autore oggi di una prestazione molto regolare e di alto livello, mentre è settimo Quentin Fillon-Maillet, molto veloce sugli sci, ma gravato da due errori a terra. All’ottavo posto si piazza Emilien Claude, mentre chiudono la top 10, ancora una volta con lo zero, Campbell Wright e Niklas Hartweg. L’americano e lo svizzero hanno pagato anche un pettorale di partenza più alto rispetto agli altri big, che ha decisamente condizionato le loro prestazioni, visto il pesante deterioramento della pista con i passaggi degli atleti. Chiude undicesimo un Samuelsson molto veloce sugli sci, ma con due errori in piedi e lo stesso discorso vale anche per Laegreid, che ha chiuso in calo al 14esimo posto, perdendo anche punti importanti in chiave coppa del mondo.

Gli altri azzurri in gara terminano fuori dalla zona punti. Si piazzano in fila in un terzetto dal 44o al 46o posto Patrick Braunhofer, Daniele Cappellari e Lukas Hofer. Il primo è stato bravo a risalire dopo l’errore a terra, mentre il friulano ha trovato il solito zero al tiro. Troppi invece i 3 errori (1 a terra e 2 in piedi) per Luki. Perde di un soffio la qualifica per la pursuit, nonostante un ottimo ultimo giro Didier Bionaz (3+1), autore però di un’altra gara molto deludente al tiro, dove non riesce ancora a ritrovare la fiducia necessaria: il risultato è un 61esimo posto. Non bene anche Elia Zeni, protagonista di una vera e propria contro-prestazione per una non positiva 76esima posizione.

Classifica finale, TOP 10

  1. Emilien Jacquelin (FRA) 23’13.3 (0+0)
  2. Tommaso Giacomel (ITA) +19.8 (1+0)
  3. Johannes Thingnes Boe (NOR) +20.9 (2+0)
  4. Eric Perrot (FRA) +22.8 (1+0)
  5. Endre Stroemsheim (NOR) +27.0 (0+1)
  6. Jesper Nelin (SVE) +32.8 (0+0)
  7. Quentin Fillon-Maillet (FRA) +33.6 (2+0)
  8. Emilien Claude (FRA) +37.0 (1+0)
  9. Campbell Wright (USA) +38.7 (0+0)
  10. Niklas Hartweg (SUI) +40.2 (0+0)

Gli altri italiani

44. Patrick Braunhofer +2’10.6 (1+0)

45. Daniele Cappellari +2’15.2 (0+0)

46. Lukas Hofer +2’16.4 (1+2)

61. Didier Bionaz +2’45.7 (3+1)

76. Elia Zeni +3’14.1 (1+0)

Le classifiche complete QUI

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