Vittorie a raffica, numeri, record. Johannes Høflot Klæbo aggiunge un altro tassello importante alla sua immensa bacheca di conquiste nello sci di fondo, proseguendo la scalata delle classifiche all-time , nella maggior parte delle quali occupa già – con distacco – il primo posto. Se il record di medaglie d’oro ai Mondiali al maschile era ancora qualcosa da inseguire, con la vittoria nella team sprint dei Mondiali di Trondheim Klæbo fa un nuovo passo avanti e sale a 13 ori totali, eguagliando Petter Northug sia come numero di titoli mondiali che come medaglie iridate totali (16 entrambi).
Un argomento sul quale il norvegese ha voluto dire la sua, interpellato dai giornalisti presenti alla conferenza stampa che ha seguito la team sprint – tra i quali anche l’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio -, dicendosi onorato di poter condividere un posto nell’Olimpo del fondo con un gigante come Northug: “Penso sia qualcosa che mi è stato chiesto dai media più di quanto io ci abbia effettivamente pensato. Ma sicuramente significa molto, è il fondista a cui mi ispiravo quando ero piccolo, quindi essere allo stesso livello in termini di medaglie d’oro significa molto”.
Soffermandosi poi sulla gara vinta in coppia con Erik Valnes, Klæbo sottolinea: “Vale molto, sicuramente. E’ una gara a cui entrambi abbiamo pensato molto e volevamo davvero fare bene. E’ sempre bello vincere, specialmente qui a Trondheim”. Il norvegese si sofferma poi sul commento delle condizioni meteo, quasi mai favorevoli in queste giornate norvegesi di gara: “E’ stato abbastanza umido fino ad ora, ma penso che le cose possano cambiare velocemente. Secondo le previsioni domani non dovrebbe piovere molto, ma è previsto molto vento. Cambierà ogni giorno ed è triste che non siamo riusciti a far vedere un po’ di bel tempo qui, perché alla volte ce lo abbiamo. Ma penso che gli spettatori e l’atmosfera siano stati fantastici, nonostante il brutto tempo. Possiamo immaginare solo come sarebbe stato con delle giornate soleggiate”.
Proseguendo, Klæbo aggiunge: “Il vantaggio di gareggiare in casa? Sono soddisfatto di come le cose sono andate nell’ultima settimana. Non so se sia il vantaggio dell’essere a casa, perché sono stato a casa raramente negli ultimi due anni. Sono stato spesso in quota per allenarmi per questo. Sono cresciuto con queste condizioni a Trondheim, ma negli ultimi anni sono stato qui poco. Forse sì, ho avuto un leggero vantaggio nell’essere in casa”.
Infine, il 13 volte Campione del Mondo risponde alle sollecitazioni riguardo all’obiettivo di vincere tutte le gare in calendario nei Mondiali, impresa riuscita solo alla russa Elena Vaelbe al femminile (quando però di gare se ne disputavano 5) nel 1997 proprio a Trondheim: “Fino a qui è andata bene, domani ci proveremo di nuovo. Sarà una gara gara interessante. Penso che ci siano molte squadre forti, ma credo anche che la squadra norvegese sia molto forte. Quindi sarà una gara divertente e penso che ci sarà anche più pubblico. Proverò ad affrontare un giorno alla volta e poi vedremo come andrà. Mi sento come se stessi vivendo un sogno in questo momento, quindi proverò a fare del mio meglio ogni giorno e vedremo anche come andrà sabato”.