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Sci di fondo – Mondiali, Pellegrino e Graz a Fondo Italia dopo il 4° posto nella team sprint: “Fa male, ma l’Italia oggi si è dimostrata ai vertici”

Fis Nordic World Championship 2025. Federico Pellegrino (ITA) Trondheim (NOR), 01/03/2025 Photo: Pentaphoto

TRONDHEIM – “Fa molto male”: si racchiude con questa espressione il quarto posto ottenuto oggi dal tandem azzurro Davide Graz – Federico Pellegrino nella team sprint in classico dei Mondiali di Trondheim. Al termine delle sei frazioni e degli 8.3 km previsti, il distacco che ci separa da argento e bronzo è solamente di 0.3”. Esatto: solamente tre miseri decimi di secondo privano gli azzurri di una medaglia che avrebbe avuto un sapore bellissimo. Innanzitutto perché sarebbe stata l’ennesima consacrazione di Federico Pellegrino, ma soprattutto perché Davide Graz è stato autore di una prova di gran carattere, in un format raramente affrontato in carriera e nella tecnica solitamente meno amata. L’amarezza palesata dai due atleti nel post gara è comprensibile, ma quello che si è visto in pista è stato davvero esaltante. Riviviamo le sensazioni di Graz e Pellegrino grazie all’intervista dell’inviato Giorgio Capodaglio:

Federico Pellegrino: “Fa molto male perché eravamo lì. Le team sprint sono gare lunghe, durano 20 minuti, ma si risolvono in una manciata di secondi. Oggi avevamo di nuovo dei super materiali ed eravamo pronti per salire sul podio: Davide si è rimostrato pronto per salire sul podio ma purtroppo non sono riuscito a finalizzare al meglio; tornassi indietro, riproverei tante diverse tattiche. Però il dato importante, tra l’altro anche al femminile, è che l’Italia sia stata ai vertici. Sono felice per Davide che si è ritrovato all’ultimo a partecipare ma si è fatto trovare pronto. Comunque sono anni che dico ai ragazzi che, se riusciamo a mantenere la velocità e la resistenza che abbiamo, possiamo giocarcela in tutte le gare, su tutte le piste, su tutte le nevi. Con una medaglia a squadre oggi ci sarebbe stato un passo in più, ma il Mondiale non è ancora finito”. 

Pellegrino cerca di ripercorrere i momenti finali di gara. Ritiene che avrebbe potuto agire diversamente, ma è altrettanto vero che i tre atleti davanti sono davvero fortissimi, in particolare su un arrivo in rettilineo tutto da spingere: “Nello sprint finale, sappiamo che le armi a disposizione non sono pari né con Vuorinen né con Anger. C’ho provato fino all’ultimo, ma è spuntato fuori Anger che è stratosferico; quest’anno ha vinto sprint in classico e anche ieri è andato davvero forte. Ciò che avrei potuto fare di diverso, invece di accordarmi a Vuorinen in cima alla salita, avrei potuto allungare perché ne avevo. Lì ho aspettato un po’. So che lo sprint finale in classico è il mio limite da anni e si è visto un po’ anche oggi

Davide Graz: “La team sprint con Chicco è stata una grande esperienza e un onore. Ho dato tutto quello che avevo e sono felice della mia prestazione. Credo di essermi espresso al meglio ed è già una grande vittoria per me. Fa male, perché la medaglia era lì ma questo è lo sport. Ogni tanto si vince e ogni tanto si perde. Alla fine siamo la quarta squadra al mondo e di questo dobbiamo essere fieri”.

C’è da sottolineare che solo fino a pochi giorni fa era data abbastanza per certa la presenza di Barp nella team sprint. Graz ha dovuto quindi entrare in poco tempo nel giusto mindset e affrontare nuovi pressioni, gestite al meglio. Questo testimonia anche una certa profondità di squadra: “Siamo una bellissima squadra, sia io che Elia con tutti gli altri compagni con Chicco come nostro “faro”. Sicuramente avremo altre opportunità da cogliere anche in futuro. Oggi fa male, ma ci sono stati veramente dei bei segnali e sono orgoglioso di me”. 

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