TRONDHEIM – Nella conferenza stampa che segue la team sprint in tecnica classica dei Mondiali di Trondheim si presentano anche le statunitensi Jessie Diggins e Julia Kern, fresche vincitrice di una bellissima medaglia d’argento. L’entusiasmo delle due fondista è davvero palpabile, non vedono l’ora di condividere con la stampa le emozioni di questa gara così intensa: per Kern è stata una grande prova di maturità, dato che era la seconda frazionista, quella incaricata di terminare la gara; per Diggins si tratta di una medaglia della svolta dopo una prima parte di Mondiale sottotono. Riviviamo l’emozione delle due amiche e compagne di squadra tramite le loro parole nella conferenza di oggi pomeriggio:
Jessie Diggins: “Sto perdendo la voce. La nostra strategia di squadra è stata quella di spingere molto e di metterla giù dura. Julia doveva essere quella intelligente mentre il mio lavoro è stato quello di rimanere dietro Jonna Sundling il più a lungo possibile. È stata una sfida davvero emozionante, le condizioni erano folli. Per questo motivo sono davvero incredibilmente grata alla nostra squadra che hanno lavorato 12 ore al giorno ed è incredibile, credo che la medaglia sia di tutto il team perché tutto deve assemblarsi al meglio per rendere questo possibile. È stato magico ed è quello che lo rende così speciale”.
Diggins ha un pensiero molto tenero nei confronti dell’amica e compagna di squadra: “Devo dire che sono davvero orgogliosa di come Julia ha corso. L’ho guardata correre da 10 anni e vederla sciare in quella maniera è stato così bello. Ero praticamente in lacrime sul traguardo mentre la vedevo arrivare. È così bello vedere quanto impegno ci ha messo, superando tutte le sfide e gli ostacoli. Non è semplice, ma l’ha fatto sembrare facile e questo è incredibile”.
La fondista del Minnesota parla anche della scelta di non prendere parte alla 10 km in classico di ieri, in modo da preservare energie e per non sovraccaricare eccessivamente il piede che si era infortunata tempo fa; il classico è la tecnica in cui il fastidio si fa sentire: “Per me era importante riposare e fare una scelta. Avrei voluto fare tutte e sei le gare ma l’impegno è tanto. Specialmente a causa del mio piede, nonostante il recupero stia andando bene, ho dovuto sceglierne una. Ho scelto la team sprint e non ho rimpianti, ma ovviamente è dura guardare le gare quando vorresti andare in pista e ami gareggiare. Credo che sia stata la scelta più giusta per preservare non solo le mie energie ma anche i progressi del mio piede”.
Julia Kern: “Quando ho tagliato il traguardo ho detto a Jessie “buon decimo compleanno”. Siamo state nello stesso team per 10 anni. Lei si è unita al team del mio liceo e abbiamo iniziato a gareggiare insieme. Ero davvero ispirata a dare il mio meglio, quando ancora non sapevo che il mio modello sarebbe diventata compagna e grande amica. Ci siamo allenate duramente insieme per 10 anni, ci siamo spinte, abbiamo attraversato momenti duri insieme. Noi crediamo fortemente l’una nell’altra e ci fidiamo l’una dell’altra. Ci siamo allenate insieme per così tanti anni e quindi è speciale aver fatto questo insieme”.