L’Italia al femminile va oltre le aspettative e regala al movimento azzurro un ottimo 5° posto nella team sprint dei Mondiali di Trondheim. La coppia composta da Caterina Ganz e Federica Cassol, che erano state le migliori in qualificazione, si riconferma in condizione e centra una top 5 che in questo format mancava tra le donne da ben 12 anni. Al termine della sua prova, Caterina Ganz racconta all’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio le sue sensazioni e la gioia per il bel risultato.
Sono parole ricche di soddisfazione quelle dell’azzurra, che non manca di sottolineare anche l’ottimo lavoro dei tecnici dei materiali in condizioni tutt’altro che semplici: “Siamo state bravissime, veramente. L’ho detto anche a Fede, sono felicissima del risultato che abbiamo fatto insieme. Sono partita e sulla prima salita il ritmo di Sundling era veramente alto. Ho preso le misure e l’ho un po’ gestita perché volevo finire bene, non volevo fare come in altre Team Sprint che ho fatto in cui sono stata un po’ troppo generosa all’inizio. Mi è andata bene anche perché Weng che era in frazione con me ha seguito all’inizio e alla fine l’ho praticamente ripresa e poi le siamo anche arrivate davanti. Ringrazio di cuore i nostri skiman, perché credo che facciano uno dei lavori più duri all’interno di questo mondo qua. Oggi eravamo davvero velocissime, con tenuta perfetta, quindi li ringrazio tanto”.
La bella prova – oltre a portare gioia nel gruppo – è anche di buon auspicio per il futuro. Di questo è ben consapevole Ganz: “Se questo risultato fa ben sperare? Si, infatti sono felicissima. Alla fine si sa che abbiamo i numeri e arriverà anche il giorno in cui si incastrerà tutto quanto e andrà bene tutto anche per noi. Comunque è un bellissimo risultato e sono super felice”.
In conclusione, l’azzurra dice la sua sul 4° posto arrivato poco dopo nella gara maschile, rammaricandosi soprattutto per Davide Graz, andato vicinissimo alla sua prima medaglia in carriera: “La gara maschile? Ero lì all’arrivo a vedere il fotofinish e mi è dispiaciuto tanto anche per Davide che l’anno scorso aveva avuto una stagione veramente frustrante, poverino. Non sapeva bene cosa avesse e mi era dispiaciuto molto per lui. Ovviamente oggi mi dispiace anche molto per Chicco, ma sarebbe stata la prima medaglia di Davide. Avranno comunque il modo di rifarsi domani”.