Le qualificazioni della Team sprint in classico sono state inevitabilmente condizionate dal meteo. Nello stadio del fondo di Granaasen, infatti, nel corso dell’ora in cui donne e uomini si sono giocati l’accesso alla finale di questo pomeriggio, la neve, dapprima forte, ha ceduto il passo alla pioggia battente, il che ha inevitabilmente influito sulla tenuta degli sci.
Per la finale quindi, i tecnici sono chiamati a lavorare duramente nelle prossime ore per trovare soluzioni che si adattino maggiormente alle condizioni della pista, soprattutto in virtù del fatto che la gara sarà sull’uomo ed è fondamentale che non ci siano passi falsi o perdite di grip. Se le condizioni resteranno le medesime, con pioggia o nevischio, non sarà irrealistico vedere più di un atleta optare per scelte differenti sui materiali.
Tra coloro che lavoreranno in questa direzione c’è sicuramente Jessie Diggins, che ne ha parlato al termine della qualificazione in un’intervista rilasciata ad Eurosport: “È stato veramente difficile scegliere gli sci questa mattina, un vero e proprio lancio della monetina, al punto che è stata davvero una decisione dell’ultimo minuto. Onestamente non sono sicura che la scelta sia stata corretta anche se erano molto veloci, quindi è probabile che cambieremo, ma ci tengo comunque a dire che è stata una mia responsabilità. Sono comunque grata agli skiman”.
Diggins è comunque convinta che, oltre ai materiali, sia necessario adattare la sciata alle condizioni della neve che, molto bagnata, fa affondare sia gli sci che i bastoni. “Ho bisogno di sciare molto meglio, rimanendo dritta e anche avendo una certa creatività nel cercare di generare potenza quando i bastoni affondando nella neve. So di dover lavorare su alcuni aspetti e spero di avere un’altra possibilità di sciare con più forza, maggiore abilità e possibilmente rimanendo nel gruppo”.
