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Sci di fondo

Sci di fondo – Giovanni Ticcò a Fondo Italia: “Mi trovo bene in queste condizioni, avevo tantissima voglia di dare il meglio”

Sulla carta, Giovanni Ticcò non doveva essere al via di questa 10km in classico ma il destino (o per meglio dire i tecnici) lo hanno selezionato per esserci il poliziotto trentino ha portato a casa il miglior piazzamento tra gli azzurri con un brillante 12esimo posto e un ottimo finale in cui ha scalato ben 8 posizioni, e che gli ha permesso di conquistare ben più che una top 20, obiettivo che sarebbe stato di per sé già importante.

“Sono arrivato a questo mondiale come pattinatore, ho preso il posto dello sfortunato Hellweger nella sprint come riserva. Là nonostante fossi una riserva avevo grandi aspettative, visto che stagione sia io che i miei compagni abbiamo sempre fatto bene. Purtroppo non è andata come volevo, ma ieri mattina mi è stato detto che oggi avrei potuto fare la 10km. Ho subito preso la palla al balzo e detto sì. Sapevo che sarebbe venuta giù questa nevicata e queste condizioni a me piacciono, mi trovo molto bene. Sono partito con poche aspettative ma con tantissima voglia di dare il meglio e riuscire a fare quello che volevo fare” ha raccontato a Fondo Italia al termine della gara intervistato dall’inviato Giorgio Capodaglio “Mi sono divertito veramente un sacco e sono soddisfatto della performance e della condizione fisica”.

Una presenza, quella dell’atleta delle Fiamme Oro, che sta beneficiando dell’atmosfera speciale che si respira in quel di Trondheim, ma anche del clima in Casa Italia. “Questo Mondiale me lo sto godendo al massimo, cercando di sfruttare ogni occasione e cercando l’atmosfera che sta regalando. Soprattutto con Pellegrino, perché al suo ultimo Mondiale ha un’aura addosso incredibile! Prima della sprint volevo dirlo, ma per scaramanzia ho preferito evitare, però attorno a lui c’è un’atmosfera incredibile e questa cosa mi gasa tantissimo e questo cerco di sfruttarlo al meglio”

Questo risultato non è però un punto isolato, ma una tappa di un percorso che, pur passando da Trondheim e non certo da comparsa, porta dritto verso le Olimpiadi in casa: “Negli ultimi due anni hanno rappresentato un percorso in cui sono riuscito a fare dei passi avanti, piccoli sì ma tanti. Pian piano iniziano a vedersi i risultati. Venendo dall’anno scorso, dall’infortunio alla caviglia ne sono uscito, quest’anno un altro infortunio da cui sono venuto fuori e passo dopo passo sono riuscito a prendermi delle soddisfazioni, grazie al team e alle Fiamme Oro. è stato un lavoro di squadra, non solo mio ma di tutti”.

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