Si chiude con il trionfo di un grande Jarl Magnus Riiber l’Individual Compact dei Mondiali di Trondheim, che oggi ha assegnato le prime medaglie individuali al maschile. Al termine della frazione di fondo, può dirsi soddisfatto Alessandro Pittin, che – al suo 9° Mondiale in carriera – si è reso protagonista di una bella rimonta che lo ha portato a chiudere 19°, in volata con il compagno Aaron Kostner. Intervistato da Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia a Granåsen, Pittin parla della sua prova e svela le sue sensazioni.
Analizzando nel complesso la propria prova, Pittin si dice soddisfatto della gara, essendo riuscito a far bene sugli sci dopo aver già dato discrete risposte nel salto: “Nel salto sono atterrato male, quest’anno si paga anche abbastanza con i punteggi dei giudici se non atterri bene. Ma in realtà sulla gara dio oggi non sarebbe cambiato molto, sarei partito magari 10 secondi più avanti, ma eravamo comunque là. Una bella gara, il salto è stato abbastanza buono, uno dei due migliori sul trampolino piccolo in questi giorni. Nel fondo invece sto meglio rispetto a quello che ho fatto fino ad ora in Coppa del Mondo. Peccato che Oftebro si sia portato dietro tutto il gruppone man mano che recuperava e si sia formato un buco in mezzo a metà gara. Perché comunque poi nel finale magari ne avremmo avuta anche per recuperare qualche posizione in più. Ma abbiamo finito in due nei 20, con Raffa (Buzzi, ndr) subito dietro, quindi una bella prova rispetto a quello che abbiamo fatto finora”.
Proseguendo, l’azzurro si sofferma poi sul risultato finale, dicendo la sua sul format dell’Individual Compact che sulla carta dovrebbe favorire i fondisti come lui: “Se sono arrivate buone risposte? Meglio. Non super, però in crescita. Questa è una gara difficile, sembrava fatta per dare un po’ più di spazio anche a quelli dietro, ma in realtà è una distanza intermedia, corta, in cui tutti vanno forte e quindi si fa fatica a recuperare. Anche oggi si è visto che non si recupera molto, abbiamo fatto il massimo”.
Infine, Pittin esprime un giudizio sull’eccezionale cornice di pubblico che ha accompagnato la gara: “Bello. Si è svuotato un po’ lo stadio rispetto allo skiathlon, però sono rimaste tante persone anche lungo il percorso. E’ bello anche per noi, che non abbiamo mai tanto pubblico. E’ sicuramente una bella emozione, un applauso all’organizzazione norvegese e al pubblico, perché anche oggi nello skiathlon vedere le immagini è stato impressionante. Siamo abituati a vedere delle belle gare con il pubblico nella 50 di Oslo, ma penso che oggi abbiano superato se stessi”.