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Sci di fondo

Sci di fondo – Klæbo e Pellegrino, una sfida che ha reso entrambi più grandi. E il norvegese celebra l’azzurro: “Bello condividere il podio con lui”

Si abbracciano al traguardo, parlano, quasi si ringraziano. Entrambi hanno la consapevolezza di aver vissuto insieme qualcosa di grande. Giovedì 27 febbraio 2025 entrerà alla storia come l’ultima splendida sprint a skating iridata della coppia Johannes Klæbo e Federico Pellegrino.

Insieme hanno vissuto momenti importanti, condividendo il podio iridato tre volte e anche quello olimpico in due occasioni (una in classico). In quell’abbraccio, in quelle parole tra i due, anche la consapevolezza che ognuno ha reso l’altro ancora più grande.

«Pellegrino è stato fantastico – ha affermato Klæbo a Fondo Italia dopo la gara – è in grande forma e si era visto già dalla qualificazione. È un privilegio poter condividere questo momento con lui. È stato davvero bravo e credo lui stesso si stia godendo questo momento. È un fantastico atleta ed è bellissimo avere avuto l’opportunità di fare tutto questo assieme. A fine gara abbiamo proprio parlato di questo viaggio che abbiamo condiviso».

Federico Pellegrino è al vertice mondiale quando esplode Johannes Klæbo nella stagione 2016/17. L’azzurro ha appena vinto la coppa di specialità ed ovviamente è l’uomo da battere. Dalla Norvegia, però, emerge questo giovane campione, appena ventenne, campione del mondo juniores. E subito Klæbo ruba la scena, inizia a imporsi e vincere, ingaggiando anche battaglie col russo Ustiugov.

A Lahti, nel giorno più importante, nella sprint a skating dei Mondiali, è però Pellegrino a fare sua la gara, davanti a Ustiugov e Klæbo. Dominante l’azzurro, velocissimo su quel rettilineo finale, in una parte conclusiva del tracciato che sembra fatta a pennello per esaltarne le sue doti. Una giornata epica per l’azzurro. Sul podio, il giovane Klæbo sembra arrabbiato, deluso, non felice di un bronzo che per molti sarebbe un grandissimo risultato al primo anno tra i senior.

Forse proprio da quella sconfitta Klæbo trova la forza di crescere ulteriormente, continuare a migliorarsi fino a diventare il dominatore assoluto. L’oro alle Olimpiadi di Pyeongchang, a tecnica classica, poi a Seefeld 2019, il primo titolo mondiale, arrivato dopo un duello magnifico con Pellegrino, che si è presentato ancora una volta ai Mondiali al massimo della sua forma.

Klæbo spicca il volo, diventa imbattibile, ma nel frattempo Pellegrino non si arrende, lavorando duramente, cercando di migliorare ogni particolare, di diventare sempre più completo. Ed eccolo il grande appuntamento, l’Olimpiade di Pechino 2022, quella sprint a skating che era da 8 anni il grande sogno dell’azzurro. E proprio lì, a quasi 32 anni, il valdostano è fantastico, al massimo della condizione, capace di lasciare andare i cavalli e addirittura non solo vincere l’argento, ma rendere difficile le cose al fenomeno norvegese.

Poi arriva anche il giorno del ritorno alla vittoria per Chicco, a Davos, quando Greta sta per mettere alla luce il piccolo Alexis, primo figlio della coppia. L’azzurro parte in macchina la notte verso la Svizzera e riesce ad avere la meglio sul rispettato rivale. La conferma anche per Klæbo che per battere l’azzurro è necessario essere sempre al cento per cento.

E così è stato ieri, nel giorno forse più importante della carriera del norvegese, a casa sua, davanti alla sua gente, con oltre ventimila persone venute soltanto per lui, per vederlo vincere l’oro. E lo ha fatto Klæbo, nonostante la pressione e nonostante un grandissimo Pellegrino, che ancora una volta ha fatto il massimo possibile.

I due hanno mostrato una superiorità enorme rispetto a tutto il resto della concorrenza. Klæbo ha attaccato per staccare tutti e lo ha quasi fatto, perché alle sue spalle fino all’ultimo è rimasto Federico Pellegrino, a costringerlo ancora una volta ad essere al cento per cento e non sbagliare assolutamente nulla per portare a casa il successo.

E ad abbracciare Pellegrino è stato poi anche il pubblico norvegese, le decine di migliaia di appassionati che hanno riempito la piazza principale di Trondheim per celebrare il loro fenomeno, l’idolo, Johannes Klæbo. Nel momento in cui lo speaker ha nominato l’azzurro, i tifosi hanno iniziato a urlare, ad applaudirlo, alzando il volume.

Affetto e rispetto per Pellegrino, nel quale i tifosi norvegesi vedono ciò che è, un grande campione. Ed è proprio la consapevolezza della grandezza dell’azzurro a rendere il pubblico scandinavo ancora più orgoglioso dei successi di Johannes Klæbo.

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