Due anni dopo aver “sconvolto” il fondo internazionale, piazzandosi terzo ai Mondiali di Planica nella sprint in tecnica classica, il francese Jules Chappaz si è fermato a un soffio dal podio anche nella sprint a skating di Trondheim. Infatti Chappaz si è classificato in quarta posizione, a soli due decimi di secondo dal finlandese Lauri Vuorinen, bronzo difficilmente pronosticabile. In finale, il venticinquenne transalpino ha faticato nella prima parte di gara, sembrando fuori dai giochi per la medaglia, mentre nel finale è stato abile nel rientrare in corsa, sfidando Vuorinen in volata, persa davvero per un soffio.
Al termine della sprint, il fondista di Annecy ha rilasciato delle approfondite dichiarazioni presso Nordicmag. Chappaz è molto soddisfatto di aver disputato la migliore sprint a skating di stagione nel momento ideale: “È stata davvero la mia migliore sprint a skating di questa stagione. A caldo è difficile dire se sia la mia migliore sprint stagionale. È anche difficile dire che sono arrivato così vicino a questa medaglia e mi sarebbe davvero piaciuto rivivere quelle emozioni. Oggi ho vissuto davvero una giornata da sogno, c’era un’atmosfera folle. Non era propriamente la stessa cosa di Planica”.
Ha ripercorso in maniera molto lucida la tattica di gara adottata nella finale. Conferma di aver faticato a trovare il ritmo giusto nella prima parte, per poi riacquisire fiducia in prossimità dell’ultima salita del tracciato:“Sono arrivato in finale un po’ stanco e provato dalla semifinale. Le condizioni per sciare non erano molto semplici e mi sono fatto davvero sorprendere in partenza. Ho approcciato la seconda salita in sesta e ultima posizione prima di vedere che davanti stavano rallentando un po’. Lì mi sono reso conto che stava cominciando ad andare meglio. A poco a poco ho iniziato a crederci di nuovo e mi sono ripreso. Sapevo che era necessario arrivare dietro a Vuorinen e fare il miglior rettilineo finale di tutta la mia vita. Sfortunatamente non è stato sufficiente”.
Dopo Planica, Chappaz si riconferma in finale in una sprint. Non è scontato riuscire a confermarsi nei migliori sei, soprattutto in due tecniche diverse. Il francese si autodefinisce uomo da grandi appuntamenti: “A parte Chanavat e Klæbo non ci sono molti altri atleti al modo ad aver fatto due finali mondiali consecutive. Ho mostrato ancora una volta che sono capace di rispondere presente ai grandi appuntamenti. Oggi ho vissuto delle grandi emozioni ed è una giornata da cui uscirò enormemente rafforzato. Mi sarebbe semplicemente piaciuto andare a cercare la medaglia per la squadra. Ma adesso andiamo avanti e guardiamo al futuro”.