TRONDHEIM – La sprint a skating dei Mondiali di Trondheim scrive pagine importanti della storia dello sci di fondo. A finire di diritto nell’almanacco delle istantanee di questo sport, oltre al sensazionale argento di Pellegrino e all’ennesimo oro di Klæbo, è la medaglia di bronzo di Lauri Vuorinen. Il classe ’95, infatti, con il piazzamento odierno regala alla Finlandia la sua prima medaglia in una sprint maschile nella storia dei Mondiali. Un risultato che – come rivela lo stesso Vuorinen ai microfoni dell’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio – nemmeno lui si attendeva alla vigilia.
A far notizia è sicuramente l’ottimo salto di qualità di Vuorinen nelle ultime stagioni, considerando che nella sprint di Planica 2023 non era nemmeno riuscito a qualificarsi tra i migliori 30: “Mi sono allenato molto per essere un atleta migliore – spiega lo svedese – penso questo sia il motivo. Sono stato nella mia forma migliore nelle ultime due stagioni, mentre prima di Planica ero stato molto malato. Penso questa sia la ragione per cui ero andato così male in quell’occasione”. Dicendo la sua sulla gestione della gara odierna, aggiunge: “C’erano condizioni difficili e io mi sentivo bene oggi. Sono riuscito a prendermi una buona posizione nell’ultima discesa e avevo sci molto veloci, quindi tutto è andato piuttosto bene”.
Proseguendo, Vuorinen si sofferma sull’importanza di questa prima storica medaglia della Finlandia in una sprint maschile iridata: “Sono migliorato molto e senza dubbio questa medaglia è una sorpresa anche per me. Sono molto fiero, anche perché non avevamo mai vinto una medaglia nelle sprint al maschile ai Mondiali. Questa è la prima e spero non sia l’ultima”.
Infine, c’è spazio per un sincero commento sulla medaglia d’argento di Federico Pellegrino che – a 34 anni – dimostra come allenamento, determinazione e talento siano qualità intramontabili: “E’ un idolo per me. Ho visto molte delle sue gare quando ero più giovane, è un grande atleta. E un bravo ragazzo”.
