Dominio svedese a Trondheim. Al termine della sprint femminile dei Mondiali, a esultare è Jonna Sundling, padrona indiscussa della gara iridata e capace di vincere – in casa delle rivali norvegesi – il suo 3° oro nella sprint in 3 edizioni consecutive, dopo i successi a Oberstdorf 2021 e Planica 2023. Se a questo si aggiunge che in stagione ha vinto tutte le 3 sprint a skating di Coppa del Mondo a cui ha preso parte, si capisce ben presto il perché del divario abissale messo fra sé e tutte le altre atlete non solo nel tempo di qualificazione, ma anche in ognuna delle batterie.
Intervistata a caldo ai microfoni della FIS, Sundling esprime l’immensa gioia con poche parole, ma accompagnata da un sorriso a 32 denti: “E’ fantastico – commenta Sundling dopo essersi goduta il giro d’onore con tanto di bandiera svedese in bella vista -. Questo è ciò per cui mi sono allenata ed è bello avere la condizione e gli sci giusti per riuscire a sciare come ho fatto oggi. La mia preparazione? E’ andata molto bene, ho fatto alcune gare di Coppa del Mondo e altri allenamenti e poi qualche giorno qui. E’ andata bene”.
Interrogata poi sulla gioia di raggiungere un trionfo di questo calibro proprio in Norvegia, Sundling non si scuce e risponde con un ermetico ma eloquente “Bene”, sempre motivatamente sorridente. Anche perché la Norvegia ha avuto poco da dire di fronte allo strapotere di Sundling, messo in dubbio soltanto per qualche secondo all’imbocco dell’ultima salita della finale, dove Kristine Stavås Skistad sembrava poter tenere il suo passo. E invece, come era facilmente prevedibile, si è conclusa con Sundling davanti a tutte, al cospetto dei reali di Svezia e di Norvegia, ad osservare e godersi lo spettacolo dei 22mila di Trondheim.
