TRONDHEIM – Non è stato l’esordio Mondiale che si sarebbe auspicata Federica Cassol, la rivelazione di stagione per quanto riguarda il fondo italiano femminile. L’atleta valdostana dell’Esercito si presentava al via di questa sprint a skating con ambizioni giustamente elevate dopo la buona regolarità ad alto livello mostrata in Coppa del Mondo; con un sesto posto nel proprio quarto di finale, l’atleta italiana coglie un modesto 28° posto finale. A causare questa prova sottotono sono stati sia uno stato di forma non più ai livelli di inizio stagione, quando Cassol fu in grado di vincere le qualificazioni nella sprint di Dobbiaco, e condizioni di neve che non gradisce particolarmente. Le parole di Federica Cassol rilasciate a Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia a Trondheim:
“Già ieri nel pre-gara non mi sentivo al massimo. È vero anche che ci sono condizioni particolari e su questa neve faccio fatica. Conta tanto la forma: penso di aver iniziato la stagione con il picco più alto che abbia mai avuto finora e ci sta che ci possa essere un calo adesso. Dispiace”. Chiaramente Cassol si è trovata costretta a partire a mille a inizio stagione per trovare un posto nella squadra di Coppa del Mondo, una scelta forzata ma che purtroppo può far pagare il conto in questa fase di stagione: “Mi serviva partire subito bene e questo ho fatto. Ovvio che arrivare al primo mondiale non in forma dispiace, però si impara”.
Una neve davvero insidiosa, sulla quale non è semplice trovare subito il giusto feeling. La pioggia caduta nella notte e le temperature non sono state amiche di Cassol, che non ama queste condizioni: “Ci vuole tanto adattamento ed esperienza nello sciare su questa neve. La pioggia e le temperature non hanno aiutato”.
La fondista di Sarre è comunque molto felice dell’atmosfera che ha trovato a Trondheim. Una presenza di pubblica davvero folta e calorosa, raramente vissuta da Cassol durante la sua ancora giovane carriera: “Ambiente favoloso: è la prima volta che vedo così tanto pubblico ed è davvero da brividi. Penso di aver vissuto un’emozione così forte solo durante la Coppa del Mondo a Cogne con la mia gente che tifava. Qui, anche se non tifano direttamente te, è comunque incredibile”. Adesso è giusto smaltire la delusione, ma bisognerà subito pensare al futuro, dato che in stagione si sono intraviste le potenzialità dell’atleta. Ci saranno altre importanti occasioni: “Avrò il modo di riscattarmi e di gestire la mia forma in modo diverso”.