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Sci di fondo

Sci di fondo – La preoccupazione di Jonna Sundling per i problemi cardiaci che stanno interessando diversi atleti

A pochi giorni dall’inizio dei Campionati Mondiali di Trondheim, Jonna Sundling, una delle maggiori indiziate per vincere l’oro nella sprint a skating inaugurale, condivide le sue preoccupazioni nei riguardi di una questione che ultimamente sta riguardando diversi atleti, comprese alcune stelle del fondo come Erik ValnesNadine Fähndrich: i problemi cardiaci. Se si allarga lo sguardo al biathlon, come non menzionare i ben noti problemi di Ingrid Landmark Tandrevold, costretta ad un intervento chirurgico di ablazione soltanto pochi mesi fa dopo problemi di aritmia cardiaca.

Tornando di poco indietro negli anni ricordiamo simili episodi di aritmia cardiaca anche per Marit Bjørgen così come per Charlotte Kalla, la quale nel 2016 si piazzò 74ma in una 10 km a Ruka con un distacco di oltre quattro minuti, optando per una stagione di pausa e di recupero. Si tratta comunque di atleti che, operatisi o meno, sono poi riusciti a riprendersi in maniera ottimale e a non compromettere né la carriera né lo stato di salute generale.

A tal proposito Sundling ha rilasciato alcune dichiarazioni, pubblicate questa mattina da SVT, dalle quali si evince una certa preoccupazione nei confronti di queste situazioni: “Può essere piuttosto difficile fare quello che facciamo. Penso che sia un po’ preoccupante”. 

Sono dichiarazioni che si riallacciano anche a quanto accaduto pochi giorni fa alla connazionale Lisa Vinsa, atleta che in carriera vanta anche diverse partecipazioni in Coppa del Mondo, la quale si è sottoposta a un intervento chirurgico a seguito di alcuni problemi di battito accelerato e ha così messo in pausa la sta stagione; Jonna Sundling, nel post condiviso da Vinsa su Instagram, ha espresso la sua vicinanza nei confronti dell’amica. Come detto, Sundling è abbastanza preoccupata dall’eventualità che possa accaderle qualcosa di simile in maniera inaspettata: “Non si mai quando arriverà. Spero di non doverlo affrontare perché non sarebbe divertente”.

L’eccezionale sprinter svedese prosegue dicendo che in squadra non si parla molto di questo argomento, ma che tutte le atlete cercano di prendersi cura di loro stesse nel miglior modo possibile, ad esempio evitando di allenarsi o gareggiare quando sono malate: “Se ti alleni e gareggi da malato puoi distruggere molto del tuo corpo. Ho visto persone che l’hanno avuta (fibrillazione cardiaca) e la loro carriera sportiva si è arrestata. Non voglio correre questo rischio”.

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