Home > Notizie
Biathlon , Combinata , Salto , Sci di fondo

FIS, il presidente Eliasch fissa gli obiettivi di sostenibilità: “Ridurremo le emissioni del 50% entro il 2030”

“Dobbiamo contribuire tutti, essere più consapevoli di quello che facciamo per la natura e di come siamo parte del mondo”. Così esordisce Johan Eliasch, presidente della FIS, intervistato dal canale CNBC nell’ambito dello speciale “SDG Leaders”, dedicato ai dirigenti più impegnati a livello internazionale nell’inseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals). La Federazione Internazionale di Sci e Snowboard ha infatti da tempo messo nel mirino obiettivi e propositi legati allo sviluppo sostenibile, con la speranza di riuscire a contribuire alla tutela dell’ambiente. Creazione di eventi sostenibili, attenzione al risparmio energetico e rispetto delle realtà climatiche: Johan Eliasch dettaglia gli obiettivi di sostenibilità della FIS, argomento di stretta attualità considerate anche le molte manifestazioni che anche nel mondo degli sport invernali portano continuamente l’attenzione su questi temi.

“Organizziamo 7000 eventi in tutto il mondo – prosegue Eliasch e per questo abbiamo grandi responsabilità nell’assicurarci che facciamo le cose in maniera sostenibile. Noi lo facciamo su diversi livelli, ma prima di tutto cerchiamo di trasmettere consapevolezza e in questo lo sport può svolgere un ruolo significativo. In secondo luogo creiamo degli strumenti, come guide per la sostenibilità, strumenti per il calcolo dell’impronta di carbonio. Quindi cerchiamo di portare soluzioni, in modo che questa non rimanga solo una lista di propositi, della quale ci si dimentica velocemente. Portiamo conoscenze e consapevolezza tra le persone che sono coinvolte nei nostri sport e organizzano gli eventi. Abbiamo aderito allo ‘Sport for Climate Action Program’ dell’ONU per ridurre le emissioni del 50% entro il 2030. Vogliamo firmare una partnership con la WMO (World Meteorological Organization, ndr) perché vogliamo essere guidati dalla scienza e non dalle opinioni politiche, per fare le cose giuste per le motivazioni giuste. Questo ci aiuterà ad avere migliori dati sul clima, in modo da sapere dove andare e in quale periodo dell’anno. Ci permetterà di ridurre le cancellazioni delle gare e porterà anche sicurezza agli organizzatori poiché pianificheremo le cose al meglio”.

Un coinvolgimento che la FIS vuole ampliare attraverso una costante e puntuale comunicazione rivolta non solo alle federazioni nazionali e ai membri, ma a tutto il pubblico coinvolto negli eventi: “Facciamo costantemente comunicazione per i nostri membri e per il pubblico – prosegue Eliasch –. E’ importante guardare ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale e nel farlo bisogna prestare attenzione a diverse componenti. Si parla di sicurezza energetica, cercando di avere sempre energia nel momento giusto, senza sprecarne. Poi c’è la sicurezza legata al cibo e alle bevande, ovvero portare cibo alle persone nei posti giusti, in modo che non debbano emigrare. […] Dobbiamo anche riflettere sulla sicurezza climatica e meteorologica, consapevoli che possiamo avere un impatto anche sulla stagionalità climatica”.

Infine, Eliasch si pone nell’approccio al tema della sostenibilità da un punto di vista più ampio, sottolineando come sia una responsabilità diffusa tutelare il pianeta, in quanto vera e propria casa di tutti: “E’ da tempo che va avanti questa iniziativa a livello globale. E’ iniziata a Rio oltre 30 anni fa (Summit della Terra nel 1992) e come possiamo vedere non abbiamo progredito come speravamo. Non è qualcosa che dipende dalle governance, ma dalle persone. Tutti noi dobbiamo accogliere ciò che è migliore per noi come esseri umani. C’è solo un pianeta Terra. Se pensiamo di spostarci su un altro pianeta, il problema è che è troppo lontano e non ci arriveremo mai. Quindi dobbiamo essere incredibilmente attenti e proteggere la Terra, perché è l’unico posto dove possiamo vivere”.

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image