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Biathlon – Family business: Elvira e Hanna Oeberg, le due facce della Mass Start di Lenzerheide

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Ieri, dopo diversi anni in cui i Mondiali sono stati la bestia nera di Elvira Oeberg, la 25enne svedese ha ottenuto il primo titolo iridato nella sua carriera dopo il bell’argento nell’Inseguimento. Un traguardo rincorso per anni, tra malanni giunti nel momento peggiore possibile della stagione e un tiro troppo discontinuo: fino ad oggi, del resto, se c’era una persona in casa Oeberg da poter essere considerata la regina dei grandi eventi, quella era sua sorella Hanna, che vanta tre titoli individuali (14 medaglie totali) in carriera fino ad oggi.

Quest’anno, però, la ruota del destino sembra aver finalmente girato a favore della piccola di casa e, in una stagione complessa per la maggiore delle sorelle, è stata proprio Elvira a metter al collo due medaglie individuali, salendo sul gradino più alto del podio, nell’ultima gara a disposizione nei Mondiali di Lenzerheide. Elvira ha calato un tris stagionale nel format dopo le vittorie di Kontiolahti e Ruhpolding, dimostrando ai suoi detrattori di essere finalmente in grado di mantenere un buon stato di forma a lungo durante la stagione, un dettaglio non da poco quando ci sono così tante gare in tempi così ravvicinati, ed eccellere al poligono quando conta oltre a farsi valere sugli sci.

La stessa cosa non si può dire per Hanna, protagonista, come tante atlete del circuito, di una stagione complessa sul piano fisico. Benché le gare di avvicinamento ai Mondiali avessero dato indicazioni diverse, con un’atleta in ripresa dopo i malanno di inizio inverno, Lenzerheide si è rivelata una località avversa alla 29enne di Kiruna, che torna a casa con un bronzo in staffetta ma, individualmente, non è andata oltre l’11esimo posto nell’Inseguimento. Oggi, se sua sorella è stata la prima a tagliare il traguardo, per ironia della sorte, a lei è toccato il piazzamento più ingrato, l’ultimo: dopo una caduta nel primo giro, la carabina è stata danneggiata e, dopo le due serie a terra, è stata costretta a ricorrere ad un cambio dell’arma. In totale, per lei, 9 errori, decisamente troppi per una campionessa del suo calibro.

Non è certo una novità che due atlete della stessa Nazione aprano e chiudano l’ordine di arrivo in una Mass Start, è successo anche in casa Italia in occasione della Mass Start di Coppa del Mondo ad Anterselva nel 2022, quando Wierer portò a casa la vittoria e Vittozzi, nella stagione più buia, chiuse in 30esima posizione. Quel che è più unico che raro è che possa capitare a due sorelle. Ma i campioni, lo abbiamo visto anche con Vittozzi, si distinguono anche in queste circostanze: Hanna ha onorato la gara fino all’ultimo e, tagliato il traguardo con tanto di bandiera svedese, è corsa ad abbracciare la sorella, che l’attendeva all’arrivo. Senza di lei, del resto, i festeggiamenti non sarebbero mai potuti iniziare.


“Affrontiamo tutto insieme, nei momenti migliori e nelle sconfitte. Riuscire a condividere questa vittoria con lei la rende ancora più speciale” ha detto la neo-campionessa del Mondo al termine della gara. Anche Hanna, pur abbattuta per la sua gara, non riesce a non essere felice per la sorella, presentandosi con grande forza d’animo davanti ai media al termine di una prestazione da dimenticare al più presto: “Sono super felice per Elvira, se c’è qualcuna che avrei voluto veder diventare campionessa mondiale è sicuramente lei. Sono arrabbiata per come è andata la mia gara, non ho mai avuto chance e quindi ci sono tante emozioni diverse adesso. Avere due campionesse mondiali in famiglia è una cosa speciale e sono felice che anche Elvira lo sia diventata oggi”.

Perché si può essere rivali in pista, ma una sorella è davvero per sempre.

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