Spesso è ben poco ciò che ci è dato sapere della vita privata di un atleta. Tanto più se quell’atleta si chiama Kristine Stavås Skistad ed è notoriamente molto riservata non solo sugli aspetti extra sportivi, ma anche per quanto riguarda allenamenti, gare e sensazioni in pista. Non è infatti un caso che l’avvicinamento alla gara per lei più importante dell’ultimo biennio, la sprint a skating dei Mondiali di Trondheim, sia accompagnato da un alone di mistero circa la condizione e le effettive chance della fondista norvegese nella corsa alla medaglia d’oro. Se da lei non giungono per ora particolari commenti, chi ha voluto dire qualcosa sono stati i suoi due fratelli minori, entrambi atleti di alto livello.
Niente sci di fondo. Se a Konnerud in casa Skistad il fondo rimane un dogma, i due fratelli dell’atleta norvegese hanno invece scelto di dedicarsi a uno sport diverso, prendendo entrambi la strada del calcio. E infatti basta scorrere l’elenco dei giocatori che militano in Eliteserien – il primo campionato in Norvegia – per imbattersi in Erik e André Stavås Skistad. Entrambi militano infatti nelle file dello Strømsgodset, squadra con sede nella città di Drammen. In particolare il primo, classe 2001, si destreggia nel ruolo di trequartista, mentre il secondo, nato nel 2007, è principalmente un mediano di centrocampo. Da sottolineare che non è una novità vedere parenti di fondisti giocare a calcio ad alti livelli, considerando che anche il cugino di Harald Østberg Amundsen, Isak Helstad Amundsen, è un calciatore professionista.
Attualmente impegnati in alcuni match amichevoli a Marbella, in Spagna, a poco più di un mese dall’inizio ufficiale del campionato norvegese Erik e André raccontano alla testata scandinava Nettavisen alcuni retroscena e aspettative legati alla sorella. A proposito del carattere di Kristine, Erik Skistad svela: “Posso dire che lei è un po’ più tosta all’esterno, in pista e quando ha tutte le persone intorno. Invece è abbastanza umile quando è con noi”. E in effetti il carattere spesso schivo di Skistad, che ha scelto di allenarsi da sola nel paese di Konnerud senza quasi mai unirsi ai raduni della nazionale, suggerisce proprio un atteggiamento chiuso e riservato, che anche i suoi fratelli le riconoscono, ma che a quanto pare nasconde un carattere molto più gioviale e amichevole.
Guardando alle gare, André Skistad dice la sua riguardo all’operazione all’addome a cui si è dovuta sottoporre Kristine e all’influenza che questo intoppo può aver avuto sulla preparazione della norvegese: “Sembrava un po’ spaventata. Già da tempo attendeva con ansia i Campionati del mondo di Trondheim. Si trattava semplicemente di rimettersi in carreggiata il più velocemente possibile, ed era proprio questo a cui pensava in quel momento”, sottolinea il minore dei fratelli Skistad.
Tra i tanti appassionati che seguiranno Kristine Skistad e tutti i migliori velocisti nella sprint in programma il prossimo 27 febbraio sulle nevi di Trondheim, non mancheranno di certo Erik e André, sebbene non potranno essere presenti di persona. “La finale si svolgerà molto probabilmente mentre saremo in volo, mentre torniamo a casa dalla Spagna. E’ dura non esserci”, sottolinea Erik. La speranza, per entrambi, è quella di riuscire in qualche modo a seguire lo stesso l’importantissima gara della sorella: “Spero che sia possibile acquistare qualcosa online sull’aereo così possiamo vederla. Senza vederla la situazione diventa ancora più difficile”.