LENZERHEIDE – Ha fatto sognare fino al quarto poligono, dove si è presentato nel gruppetto di coloro che lottavano per una medaglia. Alla fine è arrivato un errore e un ultimo giro discreto che ha portato Lukas Hofer a chiudere in ottava posizione. Un risultato davvero importante e prestigioso, che da una parte conferma se ce ne fosse ancora bisogno l’alta competitività del biatleta di Brunico e allo stesso tempo è un bel riscatto al poligono dopo alcune prove non all’altezza da quel punto di vista. Con il sorriso e la serenità di chi è consapevole di aver fatto una bella prestazione e di aver dato un punto di svolta al proprio mondiale, Hofer si presenta in zona mista presso l’inviato Giorgio Capodaglio:
“Sì, per me era fondamentale oggi chiudere bene un Mondiale dove ho avuto alti e bassi. Era importante fare un bel tiro perché sapevo di esserne capace. Sono riuscito a farlo fino a quel colpo nell’ultima serie in piedi, che ho mancato per un pelo a quanto mi hanno detto, ma se non diventa bianco resta comunque un errore. Ho cercato di tirar fuori tutte le energie rimaste, sono scoppiato meno di ieri, quindi sono contento”.
Forse con lo zero all’ultimo poligono si poteva anche sognare una medaglia, perché si sarebbero create situazioni di gara diverse e le motivazioni di Hofer sarebbero state a mille. Tuttavia l’importante è aver fatto il pieno di buone sensazioni: “È difficile dirlo. Io sono uscito dal giro di penalità quando Johannes era uscito dal poligono, se togli 25 secondi, con un po’ di stanchezza in meno e adrenalina in più, chissà se ci sarebbe stata speranza per una medaglia. Sono comunque contento per come è finito questo mondiale, si può guardare avanti, chiudere bene la stagione e poi preparare le Olimpiadi a casa”.
Hofer è riuscito sia ieri in staffetta che oggi nella mass start ad azzerare tutto e ripartire dopo una prova individuale non ottimale con sette errori al tiro. Oggi, dati alla mano, è stato uno dei quattro atleti a chiudere la prova con il 95%: “Quel giorno ero molto arrabbiato con me stesso, ho fatto fatica a digerirlo. Gli errori in piedi erano stati da principiante, mentre in quelli a terra non è reagito sul vento. Ho provato a staccare con la mente, insieme alla mia ragazza che era la cosa fondamentale; sono poi riuscito a fare ancora due belle prestazioni. Prendiamo quello che ho fatto oggi e guardiamo avanti”.
Un risultato, ma in generale una stagione, che conferma nuovamente che Lukas Hofer c’è e vorrà dimostrarlo anche all’appuntamento olimpico di Anterselva nel 2026: “Penso che sarò ancora più anziano l’anno prossimo, quindi devo solo essere contento di riuscire ancora a farmi valere”.