LENZERHEIDE – Non era ancora mai salita sul podio in carriera a livello individuale e, proprio come accaduto allo statunitense Campbell Wright, anche Océane Michelon riesce ad abbattere questo scoglio proprio in occasione dei Mondiali di Lenzerheide, quando più contava. Un’emozione in più, oltretutto, esserci riuscita nella Mass Start, ultima gara a disposizione. “È fantastico, è una piccola di rivincita rispetto all’inizio del Campionato quando non ero al 100% al tiro e questo è stato un po’ frustrante, mentre sugli sci mi sentivo bene. Ieri mi ha fatto molto bene condividere il successo con la squadra e oggi mi sentivo molto leggera. Forse c’era un po’ meno pressione perché ieri avevo trovato quello cercavo e mancava solo una buona gara individuale, ma alla fine sarei stata comunque felice e la medaglia è stata, come si dice, la ciliegina sulla torta” ha dichiarato ai media in Mixed Zone la francese al termine della gara.
Il suo nome si aggiunge a quello dei francesi che hanno fatto quasi man bassa in questa edizione mondiale, vincendo il medagliere iridato con largo anticipo. Al traguardo, comprensibilmente, la 22enne transalpina è stata sommersa da tante emozioni “che si sono mischiate tutte insieme: Prima però mi sono voltata due volte per controllare che Maren (Kirkeeide) non fosse dietro di me ed esserne totalmente sicura. E poi è sono passate tante cose nella mia testa: la squadra, il lavoro fatto questa estate, le altre atlete che non sono riuscite ad esserci, la mia famiglia, il mio compagno e tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato e mi sento fortunata ad avere un bel gruppo di supporto e penso a soprattutto a loro in questo momento”.
Una medaglia non scontata, vista com’era andata la prima parte del mondiale, ma che forse è arrivata proprio grazie all’esperienza accumulata in quelle gare e in tutte quelle in cui, in stagione, è sempre mancato pochissimo per salire sul podio. “Stephane (Bouthiaux, DT della squadra francese, ndr) continuava a ripetermi che il mio turno sarebbe arrivato ed è da pazzi che sia successo proprio all’ultima gara. Credo che la prima settimana sia stata utile per vedere quale fosse il mio livello perché oltre a dover conoscere la pista e il poligono bisogna anche vedere dove si trovano gli avversari, non è la stessa cosa che in Coppa del Mondo quindi la prima settimana mi è servita per incamerare tutte queste informazioni e nella staffetta mi sono rimessa in carreggiata e ho fatto quello che so fare”.
Infine, quando Fondo Italia la informa che Lisa Vittozzi, nelle sue Predictor Challenge per l’IBU l’ha indicata come favorita in diverse gare, la sua sorpresa e gratitudine è stata enorme: “Grazie Lisa!” ha detto al microfono del nostro inviato Giorgio Capodaglio “è incredibile, lei è una grande ispirazione per me, lo scorso anno ha avuto una stagione spettacolare. In questa stagione ho pensato molto a lei e alle sue difficoltà ma le mando i miei auguri. Tornerà ancora più forte il prossimo anno.” E magari chissà, le due potranno anche condividere il podio in qualche occasione: “Sarebbe un onore, speriamo!”