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Biathlon , Interviste

La gioia di Stroemsheim al termine della staffetta: “Questa vittoria sarà parte della storia del biathlon”

LENZERHEIDE Endre Stroemsheim era entrato nella squadra titolare per i Mondiali con tanti dubbi da parte di tifosi e addetti ai lavori, grazie ad una vittoria alla prima gara di stagione e tanti dubbi nel prosieguo, con prestazioni al di sotto delle aspettative e diversi problemi fisici. Eppure oggi è riuscito non solo ad accaparrarsi un posto nella staffetta più importante dell’anno, l’unica che conta davvero in termini di risultato e quella dal peso specifico “storico” maggiore di tutte, l’ultima staffetta iridata con i fratelli Johannes e Tarjei Boe prima del loro ritiro dal biathlon a fine stagione, ma anche a portare a casa una prestazione egregia. Al 27enne è stata affidato il lancio della staffetta, frazione delicata che determina la condotta di gara e può rappresentare la rovina o il successo per una squadra come la Norvegia, che per tutta la stagione non era ancora riuscita a salire sul gradino più alto del podio.

Intervistato dall’inviato di Fondo Italia presso la Roland Arena di Lenzerheide, Giorgio Capodaglio, il norvegese ha parlato delle sue sensazioni alla vigilia e di cosa rappresenta questa staffetta per la sua squadra.

“Ero così emozionato, volevo dare tutto per la Norvegia, l’ultima staffetta con i fratelli Boe e io sono nel quartetto. Volevo a tutti i costi vincere questa staffetta. La Francia è stata più forte di noi questa stagione ma oggi era il momento in cui più importava vincere, per la mia prima medaglia d’oro e per i fratelli Boe, chiudere la carriera con una medaglia in staffetta insieme”.

Come si può intuire, la pressione e le aspettative verso la sua prestazione al fianco di tre fenomeni della disciplina a livello mondiale si sono fatte sentire.

“Se fai male la prima frazione per la Norvegia rischi di distruggere tutto. Però mi sentivo bene, la forma c’è e il tiro sta funzionando, in più con le ricariche si può essere più tranquilli. Se riesci a restare calmo, la staffetta non è poi così terribile, altrimenti è impossibile. Quindi sono molto felice della mia prestazione odierna.”

Stroemsheim ha però un altro motivo, forse ancora più importante per festeggiare: la vittoria in staffetta gli ha consegnato il primo titolo mondiale della sua carriera. Oggi, però, anche un dettaglio simile sembra passare in cavalleria: la storia si è scritta davanti ai nostri occhi e lui ne fa parte.

“Essere campione del mondo per la prima volta è pazzesco! Sono felicissimo. Questa vittoria sarà parte della storia del biathlon e farne parte è incredibile, visto che amo questo sport e l’ho amato da tantissimo tempo”

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