Volge al termine la staffetta femminile dei Mondiali a Lenzerheide. L’Italia chiude al 7° posto una staffetta in cui a tratti ha potuto sperare in un piazzamento sul podio, salvo poi doversi accontentare di un comunque buon risultato a ridosso delle nazioni più in forma. Alla conclusione della sua prova in seconda frazione, condizionata ancora dai postumi dei malanni dei giorni scorsi, Dorothea Wierer racconta all’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio le sue sensazioni. Tanti i temi affrontati dall’azzurra, dall’indecisione in vista della mass start di domani, al rammarico per la malattia arrivata nel momento sbagliato, fino alle critiche ricevute negli ultimi giorni.
A commento della sua prova nella staffetta, non eccezionale proprio in ragione della condizione non ottimale, Wierer spiega: “Non c’è tanto da dire oggi. Alla fine sono cotta, non ho più energie, non ho più forza e sono contenta di essere arrivata alla fine. La mass start? Non so se ha senso insistere ancora, anche perché se non sto ancora bene, gareggiando da mezza malata… anche no. C’è poi solo una settimana (di pausa, ndr) e poi si riprende già, quindi devo un attimo riprendermi. Però deciderò poi stasera o domani mattina”.
Il rammarico è palpabile, anche perché Wierer arrivava a questi Mondiali dopo delle ottime prestazioni ad Anterselva. Anche in questo senso, si nota come la fortuna non abbia contribuito sicuramente: “Come sto? Sicuramente ho molto più affanno anche sugli sci e ovviamente non sono proprio liberissima a respirare. Il malanno nel momento sbagliato? Diciamo che mi dispiace molto, però da un lato sono anche abituata perché mi ammalo almeno una volta a stagione, quindi cerco di prenderla con filosofia. Ovviamente dispiace un po’ perché sapevo di stare abbastanza bene, però alla fine non puoi farci niente. Devi solo accettarlo”. Poi, interrogata sull’avvicinarsi della conclusione delle gare alla Roland Arena di Lenzerheide, dove Wierer non tornerà di fatto più a gareggiare non essendo la località svizzera inserita nel calendario del prossimo anno, l’azzurra aggiunge: “L’ultima tappa per me a Lenzerheide? Sono contenta, non mi mancherà (sorride, ndr)“.
Infine, c’è spazio per riflettere anche sulle critiche inclementi e spesso fuori luogo ricevute negli ultimi giorni, nonostante Wierer abbia cercato di dare tutta se stessa al netto dei malanni: “Sicuramente non fa piacere quando ti dicono ‘fai vecchia, fai posto ai giovani’. Anche perché se non fossi competitiva probabilmente non sarei neanche qua. Ovviamente sulla decisione di far fare a qualcun’altro la staffetta non spettava a me, quindi ho fatto quello che dovevo fare”.