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Biathlon – Daniele Cappellari a Fondo Italia: “Una giornata un po’ sfortunata, ma sono contento. Nell’ultimo giro ne avevo ancora”

Photo Credits: Angiolini

LENZERHEIDE – La prova odierna di Daniele Cappellari nella staffetta maschile dei Mondiali rispecchia perfettamente la capacità di riuscire a non farsi ostacolare dalle mille variabili imponderabili che il biathlon ti mette davanti. Infatti, durante la sua prima frazione il biatleta friulano si è ritrovato a fronteggiare sia la rottura di un bastone all’entrata del poligono a terra, sia un problema con il caricatore della carabina nel tiro in piedi. Tuttavia, la grafica relativa al tiro di Cappellari indica (0+0): ciò significa che l’italiano non ha commesso neppure un errore e si è ben difeso sugli sci; infatti ha dato il cambio a Lukas Hofer con un distacco non troppo proibitivo. Dopo la sua prova, Cappellari si è recato in mixed zone dall’inviato Giorgio Capodaglio.

Una bella gara ma la fortuna si è girata di spalle sia prima del poligono a terra, sia durante quello in piedi. Da elogiare dunque la capacità di mantenere i nervi saldi in tutte le situazioni complicate della sua prima frazione: “Ieri avrei dovuto dire due preghiere in più… Sono contento, anche se oggi è stata una giornata un po’ sfortunata: ho rotto il bastone nella prima serie prima del poligono, poi in piedi il caricatore non funzionava bene e mi ha buttato fuori due colpi dato che si era inceppato; ho dovuto mettere due ricariche. Ho sparato i primi due, poi nel terzo e quarto l’otturatore si inceppava e non caricava il colpo. Ho sparato il terzo e poi ho dovuto mettere le due ricariche”.

Mantenere lucidità è stato fondamentale e Cappellari l’ha fatto nel migliore dei modi, uscendo senza errori dalla seria in piedi: “Sono contento anche del tiro da terra, perché ho fatto tutta l’entrata poligono sventolando il bastone, pensavo che nessuno mi vedesse. Quando Fabio Cianciana mi ha fatto un cenno da dietro il cannocchiale l’ho buttato da parte e mi sono sdraiato tranquillizzato. Non pensavo di fare una serie così veloce, ma quando mi sono alzato ero quasi primo. Però pensavo di più al bastone”.

Nell’ultimo giro, Cappellari ha dato l’idea di essersi difeso piuttosto bene in quello che da sempre è il suo maggiore tallone d’Achille: “Nei primi due giri c’era molta confusione perché tutti cercavano di stare davanti e se stavi in testa al gruppo non facevi velocità e ti passava molta gente. I primi due giri sono stati di gruppo, tutti insieme. Ne avevo ancora un po’ nell’ultimo giro anche se con la neve di oggi è stata piuttosto dura”. 

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