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Sci di fondo – “Non so nemmeno se potrò rimettere gli sci a fine stagione”: il recupero di Claudel procede a rilento

Quando nei giorni scorsi la Federazione Francese di Sci ha diramato i nomi degli atleti convocati per i Mondiali di sci di fondo a Trondheim, è divenuto chiaro – se ancora vi fossero dei dubbi – che Delphine Claudel non prenderà parte alla rassegna iridata. Una perdita importante per la Francia che deve far fronte a una frattura da stress al piede che ha messo la transalpina k.o. per tutto il finale di stagione, compresi gli importanti Mondiali di Trondheim. Ora, mentre si prepara a seguire i compagni in televisione, Claudel dà qualche aggiornamento sulle proprie condizioni e parla del recupero in un’intervista ai microfoni di Nordic Magazine.

In apertura, la francese ammette che il recupero dall’infortunio si sta protraendo oltre i tempi preventivati: “Sta cominciando a diventare un po’ lunga, lo ammetto. Comunque, sono ben supportata e lavoro attualmente con il centro di riabilitazione di Albertville. Anch grazie a questo riesco a gestire al meglio le cose. Non sono molto paziente rispetto ai tempi normali di cui avrei bisogno, non appena sforzo un po’ troppo, il dolore torna abbastanza in fretta. Non posso fare grandi cose ed è difficile capire come la situazione evolverà nelle prossime settimane”.

Al lavoro attraverso esercizi per la muscolatura, allenamenti casalinghi e sessioni all’ercolina, Claudel deve però rammaricarsi per i pochi progressi visti nell’ultimo periodo: “Secondo i tempi di recupero che immaginavo, pensavo di essere già sugli sci in questo momento! Poi, non conosco molto di queste fratture, sebbene la mia speranza fosse quella di riprendere in fretta. Ma è molto molto più lungo di così, non so nemmeno se potrò rimettere gli sci alla fine della stagione. E questo sicuramente mi fa arrabbiare. So che il punto dove sono infortunata è un punto abbastanza delicato perché è sempre sottoposto a stress, non è il miglior punto per sperare in un recupero rapido, da quanto ho capito. A volte sembra migliorare, ma non appena faccio un passo falso, vengo richiamata all’ordine. E’ ancora molto fragile”. Un recupero a rilento, che potrebbe anche compromettere la prima parte della preparazione estiva in vista della prossima stagione: “E’ possibile che non possa fare una preparazione al 100%”, aggiunge Claudel.

Guardando agli imminenti Mondiali, Claudel si dice concentrata al massimo nel sostenere i suoi compagni di squadra: “Se è difficile guardare i miei compagni in televisione? No, assolutamente! E’ molto bello poterli seguire. In realtà sono contenta di vedere che riescono a far bene, penso che vederli mi aiuti. Voglio che tutto funzioni bene per loro, sono completamente a sostegno del gruppo. Non mi fa soffrire in nessun modo”. Tuttavia, come è normale che sia, la francese prova un po’ di amarezza per non essere riuscita a recuperare in tempo per i Mondiali in terra norvegese: “Ci penso già da qualche giorno e mi dico che i Mondiali in Norvegia nella carriera di un’atleta devono essere una follia da vivere. Mi fa arrabbiare dover rinunciare a quell’atmosfera. E’ quello che mi stimola di più, quel mood che c’è attorno alle competizioni mentre sei sugli sci a combattere tutti per uno stesso obiettivo. E’ qualcosa di speciale, che si trova solo nello sport. Penso che in Norvegia sarà qualcosa di unico”.

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