In contemporanea con i Campionati Mondiali di Lenzerheide, la Russia sta continuando con la sua Coppa del Mondo “parallela” insieme alla Bielorussia. Tutti sono a conoscenza ormai che, dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, la Russia è stata bandita dalla maggior parte dei grandi eventi sportivi, compresa la Coppa del Mondo di biathlon. Proprio in questi giorni, nella località di Raubichi, sta andando in scena una serie di competizioni valevoli appunto per questo campionato a sé stante.
Durante questa occasione, l’ex biatleta russo Dmitry Vasilyev ha lanciato un durissimo attacco noi confronti dei Campionati del Mondo di Lenzerheide e di molti atleti che vi prendono parte.
Vasilyev ha vinto la medaglia d’oro olimpica nella staffetta per l’Unione Sovietica nel 1988, così come un oro mondiale nel 1986 sempre nel format a squadre. L’ex campione olimpico si dichiara stufo dei Campionati del Mondo e soprattutto del dominio norvegese nel biathlon: “Non sono interessato a guardare gare in cui non ci sono atleti russi. I mondiali di biathlon sono diventati un campionato pieno di bugiardi e di dopati legalizzati, come sono i norvegesi. Perché dovrei guardare dei bugiardi?”, ha dichiarato Dmitry Vasilyev al sito russo VseProSport.
Quando Sebastian Samuelsson viene messo a conoscenza di commenti di questo genere dalla stampa dell’Expressen, come si può notare dal video dell’intervista, rimane piuttosto interdetto e reagisce con forza: “È un’affermazione talmente assurda che non so nemmeno cosa dire. È chiaro che non è vero”. L’atleta più rappresentativo del biathlon maschile svedese aggiunge inoltre di non essere assolutamente interessato a qualsiasi evento che si stia disputando in quella parte di mondo: “Non mi interessa affatto. Per me non ha importanza. Non leggo nessuna lista di risultati da lì”.
Rilasciata presso la testata Dagbladet, arriva una risposta anche da parte di un atleta norvegese, quindi uno di coloro accusati direttamente dall’ex biatleta russo. Si tratta di Tarjei Boe che liquida la questione in maniera abbastanza arguta: “L’unica cosa che abbiamo da nascondere è che abbiamo la ricetta per diventare i migliori biatleti del mondo. Ma non la condivideremo mai con lui, non sarà mai tradotta in russo”.
A tutto ciò va ad aggiungersi e ad alimentare la benzina sul fuoco la presa di posizione di inizio settimana del presidente IBU Olle Dahlin, secondo la quale, come deciso dal Congresso dell’IBU nell’autunno del 2022, Russia e Bielorussia resteranno escluse da qualunque evento internazionale finché la guerra contro l’Ucraina continuerà. Era stato leggermente più possibilista in merito a un ritorno alle competizioni per le Olimpiadi 2026: “Se la guerra finisce e prendiamo una decisione diversa da quella attuale, è possibile qualificarsi per le Olimpiadi fino al 26 gennaio 2026 secondo le regole IBU“.