Da Nuuk a Lenzerheide. Nella single mixed che ieri si è presa la scena sulle nevi della Roland Arena, non è passata inosservata la presenza di un team del tutto inedito, recante sulla tuta la bandiera della Groenlandia. Si tratta dei fratelli Sondre e Uraleq Astri Slettemark, che ieri per la prima volta nella storia hanno permesso al loro paese d’origine di partecipare a una single mixed dei Mondiali, dopo aver già regalato una storica prima volta alla Groenlandia nella single mixed di Coppa del Mondo a Östersund a gennaio 2024. Intervistati da Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia a Lenzerheide, i due fratelli groenlandesi raccontano l’emozione di gareggiare in coppia in una competizione così prestigiosa e tracciano gli obiettivi per il futuro.
A esordire è la maggiore, la classe 2001 Uraleq Astri, che esprime la gioia per essere riuscita a partecipare a una single mixed dei Mondiali: “E’ davvero eccezionale. E’ una cosa speciale fare parte di una squadra ed è una competizione speciale, perché contribuisce a costruire lo spirito di squadra. Sono stata da sola per molti anni in Coppa del Mondo, viaggiando e gareggiando da sola, ed è molto bello avere un compagno di squadra. Sentire che stiamo facendo qualcosa insieme e che stiamo raggiungendo degli obiettivi insieme è molto speciale”.
Dello stesso avviso è anche Sondre Slettemark, di tre anni più piccolo della sorella e al suo esordio assoluto ai Mondiali nell’individuale di mercoledì scorso, il quale aggiunge: “Vale molto. Questi sono i primi Mondiali per me, avevamo un obiettivo oggi ed era quello di riuscire ad arrivare al traguardo. Ce l’abbiamo fatta e anche se non è stata una gara perfetta, ho dovuto fare un giro di penalità e ho utilizzato due ricariche di troppo, siamo contenti della gara. E’ molto bello poter mostrare la bandiera della Groenlandia ed è molto divertente vedere i nostri tifosi in mezzo al resto degli spettatori a supportarci ad ogni giro. E’ stata una gara divertente e non vediamo l’ora di fare altre single mixed insieme”.
L’obiettivo era per i due sorridenti groenlandesi quello di riuscire a concludere la gara senza essere doppiati, missione che non erano riusciti a portare a termine nella precedente esperienza a Östersund. Obiettivo raggiunto, con un 23° posto conquistato, davanti ad altre 4 nazioni che invece sono state doppiate: : “Era davvero il nostro obiettivo – prosegue Uraleq –, non essere doppiati. Come ha detto lui, non è stata una gara perfetta e abbiamo mancato dei bersagli. Io sono appena stata malata e lui ha fatto un giro di penalità, quindi non è stata una prestazione perfetta, ma non siamo comunque stati doppiati, quindi penso che in futuro se riusciremo a fare una gara perfetta potremo raggiungere dei bei risultati nella single mixed in Coppa del Mondo o ai Mondiali”.
Quel che ne emerge, nel complesso, è sicuramente l’entusiasmo dei due atleti che si trovano ora a guidare un piccolo ma emergente gruppo di giovani biatleti groenlandesi. Alcuni di loro, spiega Sondre Slettemark, lo accompagneranno agli imminenti Campionati del Mondo Junior di Östersund: “Abbiamo alcuni atleti Junior che verranno con noi ai Mondiali Giovanili di Östersund, viaggeranno con noi. Sono ancora piuttosto giovani, ma speriamo che un giorno potranno gareggiare con noi in IBU Cup e a un certo punto anche in Coppa del Mondo”. Il sogno è senza dubbio quello di poter ampliare le possibilità della Groenlandia, magari riuscendo in futuro a presentarsi al via anche di staffette da quattro componenti: “Un giorno in futuro magari riusciremo ad avere una staffetta mista o una staffetta femminile – prosegue Uraleq –. Questo sarebbe molto bello. Se potrebbe accadere alle Olimpiadi del 2030? Non riusciranno (gli altri giovani atleti, ndr) a qualificarsi per l’anno prossimo, ma magari per in futuro ci riusciranno”.
Va tuttavia specificato che – essendo la Groenlandia una realtà molto piccola a livello sportivo – non possiede un comitato olimpico, motivo per cui Sondre e Uraleq Slettemark gareggeranno ai Giochi Olimpici sotto la bandiera della Danimarca: “Alle Olimpiadi gareggiamo per la Danimarca – precisa Sondre –, quindi la staffetta sarà forse con la Danimarca. Ci sono alcuni atleti danesi, con sui siamo anche buoni amici. Forse riusciremo a fare una staffetta con la Danimarca”.
Speranze di crescita, obiettivi per il futuro. Tutte circostanze che si rendono possibili grazie al lavoro che i due fratelli svolgono da tempo in Norvegia, dove si allenano tra le file di un team privato di Lillehammer: “Ci alleniamo con il Team 1.5, una squadra norvegese con base a Lillehammer. Siamo molto soddisfatti di questo, è un bel team e abbiamo degli ottimi compagni di squadra. Non abbiamo un poligono a casa in Groenlandia, quindi riuscire ad allenarsi con una squadra professionistica privata in Norvegia è una delle principali ragioni per cui siamo i grado di gareggiare a questo livello adesso”, sottolinea Sondre Slettemark. E i risultati di questa dedizione iniziano a venire a galla, considerando che a Lenzerheide nel raggiungere l’obiettivo di tagliare il traguardo senza essere doppiati, i due atleti hanno potuto contare anche sul sostegno di un non indifferente gruppo di atleti-tifosi, venuti espressamente a Lenzerheide dalla Groenlandia, dopo aver fatto tappa a Livigno per un raduno nei giorni scorsi. Una circostanza su cui Sondre Slettemark, in conclusione, si concede anche una simpatica sottolineatura: “In percentuale di abitanti, abbiamo probabilmente il gruppo di tifosi più numeroso di tutti i Mondiali”.