Un format recente, una gara veloce e imprevedibile, spettacolare ma non amata da tutti. Sicuramente una competizione che rappresenta puro intrattenimento, la single mixed relay.
IL FORMAT
La competizione vede al via una donna e un uomo per squadra, con anello da 1,5 km, che il primo o la prima frazionista ripete quattro volte, due per frazione, e il secondo o la seconda cinque volte, tre nell’ultima frazione.
Si utilizzano le ricariche, come nelle normali staffette, ma l’anello della penalità è di appena 75 metri, la metà rispetto le normali staffette. Una gara veloce, dove anche una sola ricarica può fare la differenza, ma a volte permette anche di girare alla fine (meglio che all’inizio, ndr), senza per forza pregiudicare la medaglia.
I PRECEDENTI
Un format che oggi sarà soltanto alla sua sesta presenza in un Mondiale. Fino a oggi Norvegia e Francia l’hanno fatta da padrone, con tre vittorie norvegesi e due francesi. Norvegia che, con Johannes Thingnes Bø sempre in squadra, non è mai scesa dal podio e ha sempre vinto quando è stato proprio l’uomo a chiudere. Le tre vittorie sono tutte arrivate con Marte Olsbu Røiseland a fargli compagnia, mentre le medaglie d’argento (Pokljuka 2021) e bronzo (Nove Mesto 2024) sono arrivate con Eckhoff e Tandrevold.
Tre le medaglie della Francia, con le due d’oro arrivate quando è stata la donna a chiudere. Nel 2021 vinsero Guigonnat e Simon, lo scorso anno Fillon Maillet e Jeanmonnot. Nel 2020 arrivò il bronzo ad Anterselva con Bescond e Jacquelin.
Il medagliere assoluto vede al terzo posto l’Italia, che non ha mai vinto l’oro, ma è riuscita ben due volte a conquistare l’argento (Wierer – Hofer nel 2019 e Giacomel – Vittozzi nel 2024) e in un’occasione il bronzo (Vittozzi – Giacomel nel 2023).
Le altre nazioni fin qui medagliate sono Germania nel 2020 ad Anterselva (argento Preuss – Lesser), Austria nel 2023 a Oberhof (Hauser – Komatz argento) e due volte la Svezia, sempre bronzo (2019 Hanna Öberg – Samuelsson e nel 2021 Samuelsson – Hanna Öberg).
LE MIGLIORI COPPIE AL VIA
Per oggi (ore 16.05) come sempre ci si chiede chi siano i favoriti. Difficile in realtà fare dei pronostici in un format particolare come questo, anche se i precedenti mostrano che poi non sia sempre così imprevedibile.
Per la Francia saranno al via Julia Simon e Fillon Maillet. Per Simon sarà la 17ª presenza assoluta in questo format considerando tutte le competizioni, la 3ª in un Mondiale e la 10ª se si considera anche la Coppa del Mondo. Oltre alla già citata vittoria di Pokljuka, ha vinto anche nel 2020 a Oberhof in Coppa del Mondo, in coppia con Jacquelin. Curiosamente ha gareggiato solo una volta con Fillon Maillet, salendo sul podio quest’anno a Kontiolahti. Per Fillon Maillet è la quarta presenza in questo format, dove fin qui è sempre salito sul podio.
La Svezia avrà Halvarsson e Samuelsson. I due hanno vinto quest’anno a Kontiolahti, nell’unica occasione in cui hanno gareggiato insieme. Curiosamente per Halvarsson è stata l’unica esperienza in questo format al massimo livello internazionale, mentre in IBU Cup ha gareggiato 6 volte senza mai salire sul podio. Per Samuelsson è la 16 volta in questa gara. Fin qui 4 vittorie e altri 5 podi.
La Norvegia schiera Femsteinevik e Johannes Bø. Sul secondo poco da dire: 7 volte al via di questo format e 7 podi (3 vittorie, 1 secondo posto e 3 terzi posti). E la compagna di squadra? A 29 anni Femsteinevik ha affrontato questa gara solo tre volte, due in IBU Cup e una agli Europei. Per lei un podio nel 2022 a Ridanna.
Germania con Preuss e Strelow. 8ª presenza per Preuss nel format. Fin qui quattro podi, uno ai Mondiali, e tutti con Lesser. Presenza numero 12 per Strelow. 6 precedenti per lui tra Coppa del Mondo e Mondiali, con una vittoria (Anterselva 2024 in coppia con Voigt) e altri due podi entrambi quest’anno (con Voigt a Kontiolahti e Grotian a Oberhof). Per lui anche un titolo europeo vinto nel 2021 con Scherer.
Finlandia con Minkkinen e Seppala. I due hanno addirittura vinto l’ultima single mixed in Coppa del Mondo, a Oberhof, anche se allora apriva l’uomo. Minkkinen è salita sul podio anche nella passata stagione ad Oslo con Invenius, chiudendo 3ª. Per Seppala 7ª presenza nel format. Curiosamente prima della vittoria di Oberhof, non aveva mai fatto meglio di 11°. Ad Antholz 2020 venne addirittura doppiato, quando era in coppia con Eder (Laukkanen, ndr).
Austria con Lisa Theresa Hauser e Simon Eder. Poche atlete hanno più esperienza dell’austriaca in questo format, avendo fin qui accumulato 23 presenze, di cui tantissime con Eder. I due assieme hanno anche ottenuto due vittorie in Coppa del Mondo e ben 7 podi. Hauser ne ha anche uno con Eberhard. Curiosamente, però, ai Mondiali Hauser è riuscita a salire sul podio quando è stata messa in coppia con Komatz. 20 le presenze assolute per Eder.
Svizzera con la giovane coppia Baserga-Hartweg. 9 presenze per Ami Baserga, di cui 6 in Coppa del Mondo. Due podi nel massimo circuito, entrambi proprio con Hartweg. La coppia ha anche vinto un argento agli Europei del 2023 proprio a Lenzerheide. 10 le presenze per Hartweg, che ha anche già partecipato due volte alla gara mondiale, ma con Haecki-Gross, giungendo quinto lo scorso anno a Nove Mesto.
Slovenia con Repinc e Fak. La 21enne è alla sua 5ª partecipazione a questa gara, con due sesti posti ottenuti entrambi quest’anno proprio con Fak. L’esperto biatleta sloveno ha disputato 7 volte questa gara senza mai salire sul podio.
Italia con Wierer e Giacomel. Sesta partecipazione per Doro, che oltre alla medaglia di Östersund, conta anche una vittoria con Hofer a Soldier Hollow sempre nel 2019. Per lei è il ritorno in questo format dopo quattro anni. Il trentino ha quattro partecipazioni, compresi i due podi iridati con Vittozzi.
Estonia con Ermits e Zahkna. Per l’ex Oja 17 partecipazioni nel format e un podio a Pokljuka in Coppa del Mondo nel 2022 proprio con Zahkna. Per quest’ultimo 21 presenze.
Ucraina con Dzhima e Dudchenko. Per lei 4 presenze nel format con un podio che risale al 2015 con Tyshchenko in Coppa del Mondo a Nove Mesto. Ritorno in questa gara dopo sei anni. Quarta presenza in assoluto per Dudchenko, fin qui mai meglio di 4°.
Repubblica Ceca con Vobornikova e Hornig. 7 fin qui le partecipazioni in assoluto di Vobornikova, giunta nona in Coppa del Mondo quest’anno a Oberhof proprio con Hornig. Quest’ultimo ha 8 partecipazioni.
Lettonia al via con Bendika e Birkentals. Tanta esperienza per Baiba, che ha gareggiato nella single mixed 24 volte in assoluto. Anche un podio in Coppa del Mondo, con Rastorgujevs, quando giunsero terzi nel 2023 a Nove Mesto. 8 presenze per Birkentals, miglior risultato 10° quest’anno a Oberhof con Volfa.
Stati Uniti con Irwin e Wright. Per Deedra Irwin 10ª partecipazione a questo format. Fin qui miglior risultato un sesto posto a Pokljuka nel 2023, quando però mancò il podio girando due volte. Quattro partecipazioni per Campbell Wright, 7° ai Mondiali lo scorso anno proprio con Irwin.
Belgio con Lie e Florent Claude. La coppia è affiatata, ma come miglior risultato iridato vanta un 15° posto ai Mondiali di Pokljuka 2021.
COSA ASPETTARSI?
La gara è sicuramente particolare. Ovviamente la prima frazione inciderà molto sul risultato, in particolare la prima serie, dove bisognerà riuscire ad uscire a contatto e non perdere subito la testa, per non essere costretti poi a correre rischi nelle seguenti frazioni. L’uomo avrà 1,5 km in più e inciderà quindi qualcosina anche sugli sci, pure se l’anello non è affatto duro.
La Francia è la coppia da battere, soprattutto con una Simon finalmente ritrovata dopo le difficoltà avute in stagione. La coppia francese appare stabile al tiro e in questo Mondiale anche veloce sugli sci, cosa che conterà soprattutto nelle frazioni lanciate.
A seguire vi è forse la Svezia che ha già vinto a Kontiolahti e ha una Halvarsson in grande forma. Servirà però un Samuelsson nettamente diverso da quello visto fin qui al Mondiale, dove è stato piuttosto impreciso. 11 errori commessi nelle 3 gare individuali, più due ricariche utilizzate nella staffetta mista.
Grande curiosità sulla Norvegia. Dopo le brutte prestazioni nelle due individuali, la pressione inizia a salire. Ovviamente non la sentirà Johannes Bø, capace di riscattarsi immediatamente. Riuscirà Femsteivenik a reggere la pressione di essere in coppia con Bø? Fin qui una responsabilità che solo Røiseland non ha avuto problemi a reggere.
Pericolosa la Germania, con una Preuss fin qui migliore atleta della stagione e uno Strelow sempre preciso e veloce al tiro. Sarebbe probabilmente la coppia da battere se ad aprire fosse l’uomo, ma in questo caso servirà un vantaggio rassicurante prima dell’ultimo giro, seppur breve. Sicuramente due atleti adatti al format.
Finlandia, Austria e Svizzera sono altre tre nazioni che possono ambire alla medaglia soprattutto se nella giornata giusta. Minkkinen continuerà a sparare divinamente come fatto fin qui? Seppala saprà risollevarsi al tiro dopo le difficoltà palesate negli ultimi giorni? Hauser ed Eder sapranno salire di livello in quello che potrebbe essere il “the last dance” per questa coppia a livello mondiale e di conseguenza anche ultima chance di medaglia? Gli svizzeri sapranno finalmente capitalizzare delle buone gare e salire sul podio nel Mondiale di casa?
Tra le squadre da medaglia c’è ovviamente anche l’Italia. Tanto gira attorno alle condizioni di Wierer. Vero, il giro è solo da 1,5 km, ma certamente, soprattutto nella terza frazione, i ritmi saranno piuttosto alti. Inoltre la respirazione sarà fondamentale soprattutto al tiro e nelle serie in piedi può fare la differenza. È anche vero che dall’altra parte c’è un Giacomel in grande forma fisica e mentale, diverso da quello andato già a medaglia negli ultimi due Mondiali. L’Italia partirà con un pettorale alto, il 17. Da una parte uno svantaggio, perché Doro si troverà nella mischia. Dall’altra anche un’occasione, in quanto se l’azzurra dovesse recuperare un paio di posizioni nel primo giro, con una serie a terra delle sue potrebbe aprire molto prima delle altre e anche finire la serie molto presto.
Da seguire poi anche Repubblica Ceca, Ucraina e Stati Uniti. Se questi ultimi dovessero sparare come fatto un anno fa a Nove Mesto, visto lo stato di forma del giovane statunitense, potrebbero togliersi anche soddisfazioni per un buon piazzamento.