La Francia trionfa nella single mixed dei mondiali con una prova solidissima al poligono e sugli sci. Confermato il pronostico della vigilia. Argento per una Norvegia guidata anche oggi da uno strepitoso Johannes Boe, mentre il bronzo va ad un eccellente Germania. L’Italia termina al settimo posto, mai realmente in corsa per le medaglie.
L’ultima frazione francese è di Fillon-Maillet e a lui tocca l’onore dell’arrivo a braccia alzate, ma molta parte del merito di questo oro per i blues va a Julia Simon, grande interprete di questo format, che oggi è stata davvero rapidissima al tiro, specialmente nella sua prima frazione. La Norvegia invece è stata letteralmente trascinata da Johannes Boe, che ha messo una pezza alle ricariche utilizzate da Femsteinevik e nell’ultimo giro è andato a riprendere e superare Strelow, che al solito è stato solido al tiro, ma non al livello dei migliori sugli sci, al contrario della sua compagna Preuss, che gli aveva dato il cambio al comando nell’ultima frazione. Comunque è ottimo il bronzo per la Germania, oggi il team più preciso al tiro.
Quarto posto per una grande Svizzera, che ha a lungo sognato la medaglia grazie ad una prova spettacolare del padrone di casa Hartweg, mentre Baserga è stata un po’ sottotono sia sugli sci che al poligono e le 10 ricariche utilizzate in totale dal team non hanno consentito agli elvetici di conquistare il podio. Quinta la Svezia, partita in sordina e risalita con Samuelsson, che poi ha mollato nel finale, una volta capito che non poteva più agguntare il podio. Sesto posto per una solidissima Slovenia, mentre è settima l’Italia, sorretta da un ottimo Giacomel, mentre Wierer oggi non era sicuramente nelle condizioni migliori e ha pagato, specialmente nella seconda frazione, sia sugli sci che al tiro. Da segnalare il nono posto per la Lettonia, che per gran parte della gara è stata in corsa per una medaglia che sarebbe stata stupefacente.
CRONACA DELLA GARA
E’ il giorno di una delle gare più elettrizzanti ai mondiali di biathlon di Lenzerheide. Oggi è prevista infatti la single mixed relay, il format più recente e forse più equilibrato, dove tantissime nazioni sulla carta possono giocarsi la medaglia. Tra di esse troviamo anche l’Italia, con l’attesissimo rientro in questi mondiali di Wierer e un Giacomel caricato a mille dopo la medaglia di ieri. Al via ben 27 nazioni, tra le quali si segnala l’esordio in una gara a squadre dei mondiali per la Groenlandia. Anche oggi condizioni meteo ideali, con caldo e poco vento, con un pubblico ancor più folto dei giorni scorsi, 8200 spettatori.
La prima frazione vede partire molto forte la Norvegia, con Femsteinevik subito al comando con un atteggiamento aggressivo. il gruppone è quindi allungatissimo quando si giunge al primo poligono. Simon attacca il tiro a terra con la consueta velocità e se ne va subito al comando con qualche secondo su Preuss. Una ricarica per Wierer che è 14esima, dopo essere partita col pettorale 17. Nel secondo giro il plotone è molto allungato, ma nessuno forza troppo il ritmo e ancora non ci sono distacchi significativi. Il poligono in piedi vede l’ennesimo show di Simon che chiude con un 5/ rapidissimo e spettacolare. Risale bene Wierer con lo zero all’ottavo posto, mentre perde qualcosa Preuss con due ricariche. Sul podio momentaneo anche Finlandia e Lettonia.
Fillon-Maillet prende subito 10″ di margine su tutti, approfittando della concorrenza non straordinaria al suo inseguimento. Giacomel è sesto all’approccio al poligono a terra, dove il francese deve usare due ricariche e così al comando c’è la sorprendente Lettonia con Birkentals, ma la gara è equilibratissima, con ben 15 nazioni nel giro di 20″ di ritardo. Giacomel usa una ricarica e si trova nel mezzo del gruppone, mentre risale benissimo la Norvegia con Boe. La situazione è in continuo divenire quando si arriva al tiro in piedi, con Hartweg scatenato al comando. Lo svizzero è fantastico al tiro, così come Giacomel, sesto al cambio. Germania e Austria sono sul podio virtuale, mentre la Norvegia è subito dietro gli azzurri per via di una ricarica usata da Boe.
Baserga riceve il cambio con 4″ su Preuss e 10″ su Hauser, ma Simon e le altre da dietro recuperano subito molti secondi e chiudono il gap in vista del poligono. Ci sono quindi 7 atlete racchiuse in 10″, tra cui Wierer. Francia, Austria e Germania escono insieme dalla serie a terra, mentre Wierer usa due ricariche e perde purtroppo un po’ di terreno, ottava. Il terzetto se ne va, mentre dietro inseguono a più di 10″, mentre Wierer è a 25″ e sembra molto affaticata. Si giunge all’importantissimo tiro in piedi, dove Preuss è più calma e riesce ad uscire senza errori davanti a Simon. Altre due ricariche per Wierer, che purtroppo porta l’Italia fuori dalla zona podio. Terza la Svezia davanti alla Norvegia, mentre difficoltà per Hauser che addirittura finisce nel giro di penalità.
Ultima frazione con Strelow raggiunto da Fillon-Maillet, mentre dietro Samuelsson deve lottare con Boe per il podio. Giacomel a 41″ dalla vetta e 25″ dal podio, per lui l’impresa sembra quasi proibitiva. A terra solito spettacolo offerto da Strelow, ma c’è lo zero anche per il francese, che rientra subito sulla vetta. Zero anche per Giacomel che prova a rimanere a galla, guadagnando qualcosa sulla zona podio, dove Boe e Samuelsson sono assieme e guadagnano diversi secondi. Sarà decisivo quindi il poligono in piedi. Qui Fillon-Maillet apre prima, ma ne sbaglia uno, così come Strelow. Chiude però rapido con la ricarica, con Boe che forza e ne sbaglia due. Ottimo zero rapido di Giacomel, che però resta troppo distante dal terzo posto. Boe passa Strelow nel finale per l’argento, mentre l’Italia termina settima.
Classifica finale, TOP 10
- Francia (J. Simon, Q. Fillon-Maillet) 35’25.1 (0+7)
- Norvegia (R. Femsteinevik, J. T. Boe) +5.7 (0+15)
- Germania (F. Preuss, J. Strelow) +8.2 (0+4)
- Svizzera (A. Baserga, N. Hartweg) +12.7 (0+10)
- Svezia (E. Halvarsson, S. Samuelsson) +13.5 (0+7)
- Slovenia (L. Repinc, J. Fak) +18.6 (0+8)
- Italia (D. Wierer, T. Giacomel) +32.8 (0+6)
- Austria (L. T. Hauser, S. Eder) +40.2 (1+6)
- Lettonia (B. Bendika, R. Birkentals) +47.6 (0+7)
- Finlandia (S. Minkkinen, T. Seppala) +56.6 (0+10)
Le classifiche complete QUI