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Biathlon , Interviste

Biathlon – Mondiali, l’oro di Perrot: “Non riesco a esprimerlo a parole. Futuro? I sogni sono il titolo olimpico e la Coppa del Mondo”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Un giorno che aspettava da tempo, un grande urlo di gioia. Eric Perrot è Campione del Mondo in un format individuale per la prima volta nella sua carriera, al termine dell’individuale di Lenzerheide. Intervistato dalla stampa francese nella mixed zone della località svizzera, il neo titolato non nasconde le grandissime emozioni, le stesse che Jean Pierre Amat – tecnico della squadra francese – ha potuto vivere fino in fondo a bordo pista, lasciandosi andare in un pianto di gioia.

Quasi incredulo, seppur consapevole del grande traguardo raggiunto, Perrot ammette: “Da una parte è un po’ speciale come sensazione. Per tutta la mia infanzia ho sognato di diventare Campione del Mondo. Se ne parla spesso, la definizione di Campione del Mondo è piuttosto comune e oggi appropriarmene è speciale, un po’ strano. Quindi cerco di godermi ogni istante, non riesco tanto a esprimere a parole le mie sensazioni, ma sono buone in ogni caso”.

Il francese, passa poi a descrivere i momenti della premiazione, in cui si ha potuto emozionarsi sulle le note della Marsigliese: “Il pubblico ha cantato con noi l’inno francese ed è stato piuttosto divertente. La Marsigliese è grande, perché tutti la cantano e si sente che si tratta di un inno forte. Poter salire sul podio e farla mia, viverla con la squadra e anche con Quentin è stato un momento folle. E’ stato il momento in cui ho realizzato la vittoria, con la bandiera che si alzava. E’ stato un momento di fierezza sicuramente”.

Un momento di gioia, accompagnato anche da un po’ di sana goliardia quando i compagni, per festeggiarlo, decidono di rasargli a zero la testa. Sfoggiando il suo look rinnovato, Perrot riflette poi sulla portata di quanto fatto e su come tutto si arrivato in maniera naturale: “Ripenso a tutti i momenti della quotidianità, da dove sono partito e dove sono adesso. Tutto è stato semplice allo stesso modo, non è cambiato molto, eccetto il fatto di poter assaporare il titolo mondiale. Ma tutto mi è sembrato molto naturale, è sempre lo stesso biathlon, quello che ho sempre fatto. Sono molto felice di essere riuscito a metterlo in pratica ad alto livello oggi e questo mi rende fiero. Riuscire a realizzare questo in un momento così importante.

Gurdando nel complesso alla sua prestazione, Perrot sottolinea come tutto sia andato nel verso giusto, ribadendo la sua voglia di lottare sempre per la medaglia d’oro: “L’oro o niente? E’ la verità, la realtà dei miei obiettivi. Sapevo che sarebbe stata dura e non ero sicuro di riuscirci, ma è bello oggi sentire di esserci riuscito. Onestamente quando uno diventa campione del mondo non si può chiedere niente di più. E’ magico, avevamo degli sci super ancora una volta, come nella pursuit. Quindi devo ringraziare la squadra, abbiamo fatto la combo giusta: dei buoni sci e una bella forma, è questo che ha fatto in modo che io potessi diventare campione del mondo. La forma c’era come nelle ultime settimane, come nell’ultimo weekend. Riuscire a concretizzarla con un buon tiro non porta altro che gioia”.

Parlando poi del poligono finale di Tommaso Giacomel, dove l’azzurro ha messo a segno l’unico errore della sua prova, Perrot prosegue: “Non sono riuscito a vederlo, per fortuna. Penso che il mio cuore avrebbe potuto fermarsi (ride, ndr). Ero molto emozionato, in un momento in cui non riuscivo bene a gestirmi. Sono contento di non essere riuscito a vederlo. Ho guardato il maxi schermo e mi sembrava di essere davanti a Giacomel, ho fatto velocemente i calcoli considerando che avesse sparato 15 su 15. Se fossi rimasto davanti sarebbe stato di poco nel finale. In quel momento ho iniziato a realizzare e poi mi hanno detto che era fatta. Quindi è stato abbastanza folle”.

Guardando avanti, Perrot – come suo solito fare – non si nasconde: “I prossimi obiettivi? Credo che il sogno di tutti i grandi biatleti sia quello di essere Campioni del Mondo, Campioni Olimpici e vincitori della Coppa del Mondo, quindi ne rimangono ancora due da inseguire”. La stoffa per sognare in grande sicuramente c’è, anche perché con la vittoria di oggi Perrot succede a Martin Fourcade, l’ultimo Campione del Mondo francese in un’individuale: “L’ultimo era stato Fourcade? Sì è vero, in un’individuale per giunta. Sono nomi grandi, che hanno fatto così tanto per il biathlon e in così tanti anni. Io ho appena iniziato ed è pochissimo in confronto a questi grandi nomi. Ma è sicuramente qualcosa che mi rende fiero, poter succedere a un campione come Martin. Il paragone con lui? E’ molto lusinghiero, perché è uno dei più grandi biatleti del mondo, se non il più grande della storia, quindi certamente è un onore essere accostato a lui. Ma so molto bene quello che ho fatto io e quello che ha fatto lui, quindi ho ancora molto lavoro da fare”.

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