Partecipazione della Russia alle Olimpiadi del 2026? Anche se altri sport si iniziano a scorgere dei primi segnali di distensione verso gli atleti russi e bielorussi – l’International Skating Union ha concesso ai russi di qualificarsi per le Olimpiadi – e il CIO ha già aperto le sue porte a chi era disposto a gareggiare sotto bandiera neutrale nel corso dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 – con il presidente della FIS e candidato alla presidenza CIO, Johan Eliasch, favorevole a ripetere l’esperimento – , il presidente dell’International Biathlon Union (IBU), Olle Dahlin, rimane sulla sua posizione quando affronta l’argomento in occasione dei Campionati Mondiali di biathlon in corso a Lenzerheide.
Secondo quanto riportato questa mattina da Langrenn.com, il messaggio dello svedese è chiaro: a nessun russo sarà consentito partecipare alle Olimpiadi italiane del 2026 nel biathlon, a meno che non cessi la guerra in Ucraina. “Al momento non ci sono dubbi”. Il presidente federale è stato però attento a specificare che l’IBU potrebbe fare marcia indietro e prendere in considerazione un’apertura a Russia e Bielorussia qualora ci fosse una conclusione della guerra, cosa che tutti sperano possa accadere in tempi brevi: “Speriamo che la guerra finisca, perché queste sono due nazioni molto importanti per il biathlon.. Se la guerra finisse e dovessimo prendere una decisione diversa da quella che si applica ora, allora c’è la possibilità di qualificarsi (per le Olimpiadi) fino al 26 gennaio 2026 secondo le regole IBU”.
Al momento, estromessi dalle competizioni internazionali a causa delle note questioni geopolitiche, gli atleti russi e bielorussi prendono parte a competizioni indipendenti che coinvolgono gli atleti provenienti dalle nazioni bandite, una specie di “Coppa del Mondo parallela” stando ai media russi. Una cosa non particolarmente apprezzata da Dahlin: “Negli ultimi due anni, ci sono stati segnali dalla Russia che intendono organizzare competizioni con più invitati. Abbiamo scritto sia alla Federazione Russa sia alle nazioni che, secondo i media russi, dovrebbero essere invitate e abbiamo spiegato molto chiaramente cosa fare”.