La giornata di ieri è stata oltremodo complessa per Hanna Oeberg, atleta che probabilmente ha nella gara individuale il proprio punto di forza, tanto da avervi ottenuto due titoli mondiali e l’oro olimpico a PyeongChang nel 2018. La 43ma posizione nell’individuale Mondiale di Lenzerheide, frutto di cinque errori al tiro (1+1+3+0), purtroppo non fa che rendere ancora più palesi le difficoltà al tiro che la ventinovenne di Kiruna sta affrontando in questa stagione. Un vero peccato se si considera che al contrario il passo sugli sci sembra veramente di spessore e in grado di portarla in alto.
Dopo la gara, Oeberg è stata molto obiettiva nel dire ad Expressen: “Oggi non era proprio la mia giornata”.
Prima dell’inizio di questi campionati mondiali Oeberg aveva già ammesso di sentirsi nella parte terminale di carriera: “È chiaro che la fine si sta avvicinando. Ci sono altre cose a cui sto pensando ora che prima non pensavo” dice Oeberg che però allo stesso tempo dice di avere ancora motivazioni alte: “Ho avuto un’estate molto buona in cui mi sono concentrata molto sul recupero. Questo mi ha fatto sentire molto bene”.
Questi sembrano i piani della biatleta svedese per gli anni a venire. Obiettivo Olimpiadi 2026, per poi valutare attentamente se proseguire o meno: “Non vedo una durata eterna. Allo stesso tempo, è difficile che quest’anno sia l’ultimo. Da diversi anni penso che fino alle Olimpiadi del 2026 correrò. Ma non si può mai controllare. Prima di allora può succedere qualcosa in grado di far cambiare le cose”.
Hanna Oeberg non sta però pianificando nulla di specifico per il post-carriera. Questa la risposta alla domanda posta dall’intervistatrice, riguardante i piani della svedese dopo il ritiro: “Beh, non proprio. E questo probabilmente a favore della permanenza nel biathlon per qualche altro anno. Qui so cosa mi aspetta, non lo so da nessun’altra parte”.
