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Biathlon – Dorothea Wierer a Fondo Italia: “Domani ci sarò, ma speriamo di migliorare. In allenamento ho faticato, ma è normale”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

“I’m not retiring” (non mi sto ritirando, ndr). Ride Dorothea Wierer quando entra nel media centre della Roland Arena di Lenzerheide, ma è una risata figlia di un grande stupore. L’azzurra non si aspettava così tanti media presenti ad aspettarla, molti dei quali immaginavo un messaggio a sorpresa stile Johannes Thingnes Bø a Ruhpolding.

In realtà Doro voleva solo annunciare la sua presenza nella single mixed relay. «C’era un po’ troppa gente – racconta a Fondo Italia a margine del suo intervento nel media centre – probabilmente si aspettavano che mi ritirassi in questo istante. Invece, volevamo solo aggiornare la mia situazione e dire che domani partirà per la single mixed relay. Vediamo poi come andranno le cose, spero di migliorare anziché peggiorare».

Questa mattina Wierer è tornata ad allenarsi dopo due giorni di stop completo. Dalla voce è evidente che non sia ancora completamente guarita. «Oggi finisco gli antibiotici e vediamo. Le sensazioni in allenamento? Ho fatto fatica, le gambe non erano ottime ma è anche normale dopo due giorni in cui non fai nulla. Anche la respirazione va a momenti, in alcuni va bene ma in altri faccio molta più fatica perché sono molto chiusa. Spero che domani starò un po’ meglio. Non posso fare di più».

Quella di domani sarà una gara a tutta dall’inizio alla fine, come sempre nella single mixed relay: «Sarà una gara molto intensa. Alla fine si deciderà tutto al poligono. Alla fine è lì che si è sempre decisa la single mixed negli ultimi anni. Bisogna sparare bene, veloce e restare sempre concentrati perché anche una ricarica può cambiare la gara».

L’obiettivo è poi gareggiare anche in staffetta e mass start: «Oggi mi sono allenata ad intensità media. L’obiettivo era abituare nuovamente il fisico allo sforzo e al respiro. Spero che questo problema mi passi e possa tornare di nuovo a respirare liberamente, perché fisicamente non mi sento male. Altrimenti sarà davvero dura».

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