Lo avevamo lasciato un po’ stanco e affaticato dopo la prova sugli sci fornita nell’inseguimento di domenica, mentre oggi troviamo un Tommaso Giacomel determinato e pronto ad andare all’attacco nella gara individuale di domani. Giacomel ha anzitutto rivelato di non essere arrivato al meglio nella pursuit per via di una mancanza di appetito patita dopo la sprint che ha fatto sì che non avesse le forze necessarie per esprimersi al massimo sugli sci il giorno dopo. A maggior ragione, i due giorni di riposo sono stati fondamentali per ricaricare le batterie in vista della seconda parte di Mondiale, finora davvero positivo, come dichiarato da Giacomel ai microfoni dell’inviato Giorgio Capodaglio:
“Sì, sono stati parecchio utili. Forse sabato non sono riuscito a mangiare abbastanza, non avevo molto appetito e credo di averlo pagato un po’ domenica. Adesso ho avuto due giorni per recuperare, 48 ore sono tante e quindi penso di essere pronto per domani pomeriggio”.
Tuttavia, tempi alla mano, l’inseguimento di Giacomel non era stato così negativo sugli sci come pensava invece il biatleta di Imer, che infatti si è dichiarato stupido della bontà del proprio tempo nel fondo: “Si, è stato sorprendente quando ho visto i course time. Credevo di essere davvero tanto indietro, invece non lo ero e quindi è stata una sorpresa. Mi mangio un po’ le mani perché se fossi stato meglio penso che avrei potuto tranquillamente fare il primo course time; però domenica non era la mia giornata sugli sci e devo accettarlo”.
La gara di domani rappresenta dunque un’altra grande opportunità per fare bene, considerando che il format dell’individuale è stato quello che ha regalato il primo podio in Coppa del Mondo a Giacomel. Sebbene non sia la gara più amata, il biatleta trentino ha dichiarato che l’affronterà all’attacco: “L’individuale mi ha regalato il mio primo podio, del tutto inaspettato. All’inizio non mi piaceva tanto, neppure farla. Invece ho iniziato a conviverci di più, ho fatto qualche top 10 e delle belle gare. Sicuramente attaccherò perché giocando in difesa non puoi sperare di fare qualcosa di buono e non è nella mia indole”.
