Alla vigilia dell’individuale, ritroviamo un Lukas Hofer sereno e sorridente, radicalmente diverso da quello ascoltato al termine dell’inseguimento. Un deciso cambio di umore per il biatleta di Brunico che approccia l’individuale di domani con un bell’entusiasmo, consapevole che il format di gara nelle ultime occasioni gli ha regalato buoni risultati; dopo il 16° posto della sprint e il 21° dell’inseguimento, c’è un’altra concreta possibilità di lottare per un bel piazzamento. Hofer dichiara di aver sfruttato al meglio la possibilità di usufruire di due giorni di recupero, necessari dopo le fatiche accumulate nelle gare precedenti; un fattore, quello del recupero, sempre fondamentale per un atleta:
“Direi di sì, abbiamo cercato di recuperare più energie possibili e secondo me ci siamo riusciti. Abbiamo anche il cuoco con noi, per cui c’è sempre di buono da mangiare. Abbiamo ancora oggi per fare una bella preparazione e poi domani si parte per la classica del biathlon”.
Un format classico che Hofer rivela di non aver sempre amato in carriera, ma che ultimamente gli sta piacendo sempre di più, anche se resta l’unica tipologia di gara in cui il trentatreenne non ha raggiunto il podio: “All’inizio non mi piaceva tanto, è una gara abbastanza lunga e il tiro pesava, considerando che anni fa non ero sempre un grande tiratore. Ultimamente mi piace sempre di più. È l’unico format dove mi manca ancora il podio, anche se spesso ci sono andato vicino. Ci sto provando e sto cercando un passaggio in avanti, ma l’importante per me è sentire le sensazioni dell’allenamento e secondo me può venir fuori una bella prestazione”.
Hofer conferma che la pista, domani affrontata lungo l’anello di 4km, è molto tosta e in una 20 km si attende una grande selezione proprio nella componente del fondo: “Non cambia più di tanto, chiaramente c’è un’ansa che porta sulla destra con un falso piano e un dosso in mezzo. Spacca un po’ il ritmo e si sentirà soprattutto dal terzo al quinto giro. Sicuramente diventerà una gara selettiva in pista”.