Finalmente l’attesa è finita per Elia Zeni, che si appresta a fare l’esordio a questi Campionati Mondiali di biathlon, in scena a Lenzerheide. Nonostante la giovane età, Zeni è ormai al via del suo terzo mondiale, probabilmente quello della maturità; vi arriva infatti con un bagaglio di esperienze molto più ampio e soprattutto con tanta fiducia dopo le ottime prove fatte vedere in Coppa del Mondo ad Anterselva. Il ventitreenne delle Fiamme Gialle rivela le sue sensazioni alla vigilia dell’individuale di domani, intervistato dall’inviato Giorgio Capodaglio:
Un primo commento sulle proprie condizioni fisiche, leggermente ostacolate da un raffreddore: “Sto abbastanza bene, un po’ chiuso per il raffreddore ma nulla di che. Sono convinto comunque di poter fare la mia gara domani, vediamo come va”.
Zeni si appresta a correre l’individuale dopo aver lavorato bene al tiro in questi giorni a Lenzerheide, cercando di mettere a punto gli ultimi dettagli per arrivare al meglio in gara: “È un poligono particolare perché si arriva da una lunga discesa, l’altitudine si sente quindi bisogna stare attenti. In generale ho lavorato abbastanza bene in questi giorni, ma mi sono concentrato sui tempi nel mettermi in posizione a terra, che è un po’ il mio punto debole. Vediamo come andrà, ma sono fiducioso”.
Zeni non si pone particolari obiettivi in termini di risultato per l’individuale, ma preferisce focalizzarsi sul lavoro da fare in pista. Le parole chiave sono la costanza e la solidità: “Domani chiedo a me stesso di avere un buon tiro senza velocizzare troppo e un buon ritmo costante sugli sci, perché se allunghi un po’ troppo poi rischi di sentirlo nel resto della gara”.
