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Biathlon , Interviste

Biathlon – Johannes Boe: “Anche se sentivo Wright avvicinarsi ero fiducioso di poter vincere. 95 vittorie? C’è una possibilità”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Nuova gara individuale maschile, nuovo successo per Johannes Thingnes Boe, che mette al collo la sua 22esima medaglia d’oro in una competizione mondiale: dopo aver superato nella sprint gli ori della leggenda Ole Einar Bjoerndalen, ora alza ancor di più l’asticella. Il fenomeno di Stryn però, nel corso dell’incontro con i media al termine dell’Inseguimento di Lenzerheide ha spiegato che non è stata esattamente una passeggiata raggiungere la 90esima vittoria in carriera in una gara individuale: “Ero fiducioso di vincere dopo l’ultima serie, anche se che le mie gambe stavano iniziando ad essere stanche, sapevo che quello di oggi non è il giro più lungo e quando arrivi in cima al tracciato è tutta discesa quindi sapevo che se fossi arrivato in testa lì il titolo mondiale sarebbe stato mio. Eppure (Wright) si stava riavvicinando velocemente”

Partito con gap di poco meno di 30 secondi, il norvegese aveva solo una strategia, conscio che gli avversari alle sue spalle, in particolare il giovane Wright, sarebbero stati determinati alla caccia: “C’era una sola tattica possibile oggi con il gap che avevo: fare 5 giri al massimo, con questa tattica sapevo che sarei riuscito ad essere solo all’ultimo giro ma avrei speso tutte le energie nei quattro giri precedenti. È stato abbastanza per fortuna, ma vedevo i bersagli di Wright chiudersi uno alla volta e ho pensato che avrei dovuto spingere forte a quel punto”

La prossima settimana proseguirà la rincorsa a nuove vittorie, e sarà importante recuperare le forze dopo questi impegni consecutivi. Per Johannes Boe, tuttavia, il recupero, soprattutto dopo la giornata adrenalinica di ieri, con i festeggiamenti che hanno sancito il nuovo record di atleta più vincente di sempre ai Mondiali, non sembra essere un problema: “È più facile quando ci sei già passato. La routine è la chiave più grande del successo in questo sport: più vinci e più è facile fare la gara successiva”. Non significa però che da per scontato di essere tra i favoriti della vittoria nella 20km “Sappiamo che ci sono un centinaio di atleti che non hanno vinto e non vedono l’ora di vincere una medaglia d’oro la prossima settimana, perciò bisognerà prepararsi bene e conservare ogni ora utile per recuperare al meglio”

Per il 31enne questa è la seconda volta consecutiva che riesce nell’impresa di difendere il titolo mondiale nell’Inseguimento: vinto per la prima volta ad Oberhof nel 2022, si è ripetuto lo scorso anno a Nove Mesto na Morave per poi completare il capolavoro quest’anno con la doppietta sprint/inseguimento, già riuscita due anni fa. Per Boe non può essere che motivo di soddisfazione perché “fare un buon risultato è una cosa, ma rifarlo per diversi anni significa tantissimo”.

Alle sue spalle, ancora una volta si è piazzato Campbell Wright, il neozelandese che difende i colori degli Stati Uniti, a cui il supercampione dedicato parole di stima: “Una gara incredibile da parte di Wright, con 19 bersagli presi. È andato vicinissimo a vincere, se avessi sbagliato un bersaglio in più ora sarebbe lui campione del mondo. È da un po’ in Coppa, ho sentito il suo nome per la prima volta quando ha vinto l’ultimo titolo ai mondiali junior, e penso che se vuoi vincere tra i senior è importante vincere un titolo tra gli junior. Ho visto tanti nomi importanti vincere prima tra gli junior e lui è uno di loro”

Con la vittoria odierna, come già accennato, il numero di vittorie individuali è salito a 90: un numero che si fa estremamente vicino alle 95 vittorie di un altro norvegese, Ole Einar Bjoerndalen, considerato il re della disciplina fino a poco. “Questi due giorni sono stati incredibili. Vincere due titoli mondiali è stato fantastico” glissa elegantemente Boe inizialmente quando gli viene chiesto com’è avere 90 vittorie nel palmares, ma l’inviato di Fondo Italia a Lenzerheide, Giorgio Capodaglio, lo incalza sulla possibilità di raggiungere anche questo record: “Mancano solo 9 gare” ammette “quindi c’è una piccola possibilità ma vediamo. Sarebbe fantastico, magari ad Holmenkollen, ma ad Holmenkollen in realtà vorrei solo divertirmi e riuscire a salutare tutti al meglio”.

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