Non cambiano le prime due posizioni nella pursuit! Boe e Wright si confermano sui due gradini più alti del podio anche sui quattro poligoni. Terzo posto con una grande rimonta per Eric Perrot, partito col 15. Peccato ancora una volta per Giacomel, che commette anche oggi due errori di troppo in piedi per raggiungere la medaglia e finisce ancora una volta al quinto posto, dopo aver fatto metà gara in zona podio.
Si conferma ancora una volta il migliore Johannes Boe, oggi più forte al poligono che sugli sci, dove ha prestato il fianco a molti. Ma anche in una giornata non eccezionale nella parte del fondo il campione norvegese è riuscito a portare a casa la vittoria gestendo benissimo il tiro, in particolare in piedi. L’esperienza ha sicuramente fatto la differenza per lui, anche se Campbell Wright ce l’ha messa tutta per metterlo in difficoltà. Il neozelandese naturalizzato statunitense ha commesso un solo errore a terra ed è stato molto scaltro sugli sci a sfruttare spesso il traino di un Tommaso Giacomel oggi davvero molto generoso, ma penalizzato dai due errori in apertura nel poligono in piedi, che l’hanno di nuovo relegato al quinto posto, sporcando una gara altrimenti eccellente.
Si è così aperta la possibilità di rimonta per il podio da dietro e ne ha approfittato alla grande Eric Perrot, uscito fortissimo alla distanza e oggi il migliore sugli sci. Con un solo errore il francese è risalito dalla quindicesima posizione sfruttando anche degli ottimi materiali. Quarto posto per Sturla Holm Laegreid, autore della solita eccellente prestazione al tiro, uno dei pochi al traguardo con lo zero. Al sesto posto troviamo Quentin Fillon-Maillet, oggi troppo falloso con 5 errori. Poi Jakov Fak, sesto pari merito con una decisione della giuria, sempre molto regolare in queste prove, quindi Endre Stroemsheim. Chiudono la top 10 un Martin Ponsiluoma fenomenale sugli sci e Tarjei Boe.
Chiudono più lontani anche oggi Sebastian Samuelsson, Emilien Jacquelin e Vebjoern Soerum, fallosi al tiro e mai in gara per le posizioni che contano. Fuori dai 10 anche Fabien Claude, in corsa per il podio fino alla fine, ma penalizzato dai 3 errori dell’ultimo poligono.
Termina al ventesimo posto Lukas Hofer, autore di una buona gara macchiata da 3 errori. In chiave azzurra da segnalare anche il 49esimo posto con 7 errori di Didier Bionaz e il 55esimo piazzamento con 4 giri di penalità per Daniele Cappellari.
CRONACA DELLA GARA
La prima settimana di gare ai mondiali di biathlon di Lenzerheide si conclude con l’attesissima pursuit maschile di 12,5 km. Johannes Boe, campione del mondo in carica e vincitore della sprint, parte con un buon margine, ma da dietro saranno in molti a tentare la rimonta per le medaglie e tra questi c’è sicuramente Tommaso Giacomel, attesissimo al via col pettorale numero 5. Come in mattinata le condizioni meteo sono ottimali, anche se il vento è un po’ più intenso e le temperature si sono un po’ alzate, con neve un po’ più lenta.
Giacomel chiude subito il buco da Soerum e si accoda al norvegese nella prima tornata, dandogli anche qualche cambio. Su di loro rientra anche Stroemsheim. Davanti Boe è partito subito veloce e guadagna qualcosina sugli inseguitori. Al primo tiro a terra Boe sbaglia l’ultimo bersaglio e lo stesso fa Wright. Sbaglia anche Fillon-Maillet, mentre è molto bravo Giacomel a pazientare qualche secondo e ad uscire con lo zero in terza posizione. Risalgono da dietro in tanti con lo zero e così la gara si apre subito a rimonte. Giacomel prende e salta Wright ad inizio secondo giro e cerca di recuperare terreno su Boe, ora avanti di 30″. L’azzurro è molto generoso e si spende tirando quasi tutta la tornata. Dietro risalgono Perrot, Tarjei, Fak e Nelin, tutti con lo zero, mentre ha sbagliato un colpo Hofer.
Si arriva al secondo poligono, dove Boe questa volta è pulito. Arriva lo zero anche per Wright e Giacomel, con Tommy che ancora una volta è molto paziente e attento a non sbagliare e a trovare lo zero. Dietro sbagliano in tanti, con Claude, Laegreid e Nelin i primi ad uscire dal poligono alle spalle dell’azzurro di 20″. Risale anche Hofer con lo zero. Nella parte di fondo è sempre Giacomel a trascinare lo statunitense e il loro ritmo è buono, poichè non perdono nulla dalla vetta e guadagnano qualcosina sugli inseguitori. In questa situazione si giunge all’approccio al primo tiro in piedi, dove le bandierine sembrano muoversi di più rispetto a prima.
Qui Boe è rapidissimo, ma sbaglia il secondo bersaglio. Purtroppo Giacomel apre con due errori, poi chiude gli altri bersagli, ma deve lasciar andare Wright, che trova un altro zero. L’azzurro è scavalcato da Laegreid e Perrot, che però è vicinissimo all’azzurro. Il podio resta distante solo 15″. Boe è ancora al comando con pochi secondi su Wright, sinora magnifico, ma un po’ in difficoltà sugli sci, mentre gli altri hanno più di 30″ di margine. Nel quarto giro Giacomel inizia a sentire un po’ la stanchezza e non riesce a rientrare su Perrot, che sta letteralmente volando, perdendo qualche secondo. Boe entra nel poligono decisivo con quasi 20″ di margine.
Ed è ancora oro per Boe! Il norvegese è chirurgico e non lascia chance agli avversari, ma anche Wright è fantastico con lo zero per un altro clamoroso argento. Arriva però il 5/5 anche per tutti gli inseguitori con Laegreid e Perrot che si giocheranno il podio e Giacomel purtroppo distanziato di 12″ che saranno difficilmente recuperabili nell’ultimo giro. Nell’ultima tronata addirittura si rischia il sorpresone però, con Boe che improvvisamente va un po’ in difficoltà sugli sci e subisce la rimonta di un eccezionale Wright, che giunge addirittura a pochi secondi dall’oro. Dietro Perrot stacca subito Laegreid e conquista il bronzo, mentre Giacomel non riesce nella rimonta e termina quinto.
Classifica finale, TOP 10
- Johannes Thingnes Boe (NOR) 32’26.3 (1+0+1+0)
- Campbell Wright (USA) +8.6 (1+0+0+0)
- Eric Perrot (FRA) +20.8 (0+1+0+0)
- Sturla Holm Laegreid (NOR) +36.7 (0+0+0+0)
- Tommaso Giacomel (ITA) +54.0 (0+0+2+0)
- Quentin Fillon-Maillet (FRA) +1’16.6 (1+2+0+2)
- Jakov Fak (SLO) +1’16.7 (0+0+1+0)
- Endre Stroemsheim (NOR) +1’22.6 (1+0+2+0)
- Martin Ponsiluoma (SVE) +1’36.0 (1+1+0+1)
- Tarjei Boe (NOR) +1’46.4 (0+0+1+1)
Gli altri italiani
20. Lukas Hofer +2’30.6 (1+0+2+0)
49. Didier Bionaz +5’18.2 (3+2+1+1)
55. Daniele Cappellari +6’33.2 (2+1+1+0)
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