LENZERHEIDE – Non era sicuramente questa la prestazione che Didier Bionaz sperava di mettere in pista nella sprint mondiale odierna. Il biatleta valdostano ha concluso la propria fatica ad un modesto 43° posto, che non rispecchia assolutamente il suo potenziale; tuttavia la prestazione al tiro, per via di tempi di shooting time molto alti, ha tarpato fortemente le ali a un Bionaz che ha invece dimostrato di avere un ottimo motore sugli sci.
Ai microfoni dell’inviato di Fondo Italia, Giorgio Capodaglio, il ventiquattrenne dell’Esercito è apparso molto deluso e critico nei confronti di se stesso, anche a proposito della prestazione di fondo: “Onestamente mi aspettavo di più, ma se spari così lentamente non puoi pensare di fare di meglio. Non so bene cosa sia successo in piedi, tremavo tanto e facevo fatica a stare sul bersaglio e ci ho messo tanto a sparare. Peccato. Sugli sci pensavo di essere andato un po’ meglio, ma secondo me ho perso tanto nel primo giro perché ho voluto gestire troppo”.
Un problema al tiro che resta di difficile interpretazione per lo stesso Bionaz, che non è riuscito a lasciarsi andare e a sparare con tempi più celeri: “È da tanto che sto cercando il problema ma faccio fatica a trovarlo. In gara avrei potuto sparare più velocemente ma non riuscivo a lasciarmi andare”. Già nella giornata di ieri Bionaz non era apparso a suo agio in allenamento, per via di un vento che gli ha tolto qualche certezza in vista di oggi: “Già ieri in allenamento è stato un po’ difficile, c’era un vento molto fastidioso che credo mi abbia tolto un po’ di sicurezza perché nei giorni prima avevo fatto un ottimo lavoro ed ero molto contento. Mi aspettavo molto di più e quindi mi dispiace”.
Il mondiale però è appena cominciato per Bionaz, quindi serve continuare con ottimismo a cominciare proprio dall’inseguimento di domani, dove l’atleta valdostano può andare a caccia di una rimonta e alla ricerca delle migliori sensazioni al poligono. L’Italia avrà poi bisogno del suo fondamentale apporto nella staffetta maschile.