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Biathlon – “È bello scaricare la tensione”: lo sfogo di Tandrevold dopo gli insulti social

Non ne vuole sapere la ruota del destino di girare e diventare favorevole per Ingrid Landmark Tandrevold che, dopo la Staffetta Mista in cui si è complicata la vita in prima frazione, compromettendo le chance di medaglia per la Norvegia, anche nella sprint di ieri la 28enne di Baerum non è riuscita a dare il suo meglio. Alle difficoltà sul campo, la norvegese ha dovuto aggiungere il peso dei leoni da tastiera che, a seguito della debacle nella gara individuale, l’hanno riempita di pesanti insulti, anche di natura sessista, sui social media.

La sprint poteva essere l’occasione perfetta per mettere a tacere tutti i detrattori e spazzarli via in un colpo solo assieme a tutta la pressione che i media nazionali di cui i media nazionali l’avranno caricata al termine della staffetta, ma il peso degli eventi si è fatto sentire e la 28enne non è riuscita a fare meglio del 23esimo posto, con due bersagli mancati. Dopo la gara, i media le chiedono della lunga conversazione con il tecnico di tiro Siegfried Mazet avuta nella giornata di giovedì, dedicata all’allenamento, sfociata in un pianto dal sapore decisamente liberatorio, come racconta lei stessa in Mixed Zone.

“Ad essere sincera, mi sono chiesta per cosa stessi piangendo. Non credo di essere così triste, ma ho un viso che si legge come un libro aperto” riporta NRK “Sono una persona molto emotiva, a volte piango e a volte rido. Ma entrambe le cose sono dovute al fatto che sono come una pentola a pressione. Così all’improvviso sono arrivate le lacrime, forse per questo o per qualcos’altro. Non lo so, in ogni caso è bello scaricare la tensione ogni tanto.”

A quel punto Tandrevold affronta la questione degli insulti ricevuti sui social che hanno avuto una parte di colpa nella gara di ieri, se non altro nello spirito con cui è scesa in pista e ha affrontato la gara: “È difficile ricevere un messaggio che colpisce un nervo scoperto, quello che ho condiviso dopo la staffetta mista è così lontano dalla realtà, nessuno può chiamare qualcuno “disgustosa pu***na”.” Spiega inoltre l’atleta che per lei condividere quel messaggio è stato un atto liberatorio, un modo per scacciare quella tensione che aveva addosso, pur consapevole del fatto che i cyber-bulli sono solo minoranza, e che le persone non la vedono come una macchina.

Per poter proseguire il Campionato Mondiale con maggiore serenità, a partire dall’Inseguimento di domenica, la biatleta ha preso una decisione drastica, come aveva fatto in realtà già durante il ritiro, per poi fare marcia indietro: ha disinstallato i suoi social dal telefono. “Ho capito che è per questo che non si dovrebbero avere i social media. Li ho cancellato subito. È assolutamente fantastico, mi sono ‘regalata’ tre ore e lo consiglio a tutti”.

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