Lo sci di fondo è arrivato a metà stagione, ora mancano le classiche nordiche a fare ordine nelle graduatorie di Ski Classics, il campionato delle lunghe distanze.
È inconfutabile che classifiche individuali e di squadra portano il marchio scandinavo, tra i maschi dopo le prime sette prove su 14 comanda Ole Jorgen Bruvoll, il norvegese del team svedese Engcon, squadra che vanta quattro atleti nei primi sette. Al femminile in vetta alla classifica c’è Anikken Gjerde Alnaes, anche lei norvegese e dello stesso team di Bruvoll. Il Team Engcon ovviamente guida la graduatoria dei Pro Team, davanti a Eksjöhus e Ramudden. Sono 31 le squadre professionistiche iscritte al circuito Ski Classics, tra le quali anche tre italiane e anche in questa stagione il Team Robinson Trentino risulta essere la miglior squadra tricolore e la seconda non scandinava, superata nell’ultima tappa in Repubblica Ceca dalla locale società.
Ora il Team Robinson Trentino è all’ottavo posto, appena dietro il Team Ragde Charge, per intenderci quello del vincitore della Marcialonga, Andreas Nygaard, e di proprietà dei mitici fratelli Aukland. Non è facile a questi livelli inserirsi nelle posizioni che contano. Il team trentino guidato da Bruno Debertolis e presieduto da Gianni Casadei ha piazzato in 22.a posizione Gustav Eriksson, l’atleta svedese che nell’ultima gara in Repubblica Ceca ha avuto problemi con gli sci. Alla Jizerská50 la scelta degli sci era difficile a causa della neve completamente diversa fra la parte bassa e la parte alta del tracciato. Problemi che hanno avuto in tanti, ma Eriksson non è stato fortunato. È invece 39° Patrick Fossum Kristoffersen (NOR), secondo uomo del team trentino in classifica. L’evento ceco assegnava punti pesanti in quanto Grand Classics Event, come Marcialonga, e dunque i punteggi hanno sconquassato le “standings” e così l’emergente e giovane Giacomo Ponti ora è fisso al 54° posto.
È decisamente più “rosea” la situazione femminile, con le tre ragazze del Team Robinson Trentino tutte in classifica nelle prime 18. La migliore risulta essere Theresa Hujerova (CZE) al 14° posto seguita dall’altoatesina Michaela Patscheider 16.a e da Oda Nerdrum (NOR) 18.a.
Bruno Debertolis fa il punto a metà cammino di Ski Classics: “per noi il bicchiere è mezzo pieno. Sicuramente dalla gara dello scorso weekend mi aspettavo di più. Alla fine abbiamo perso una posizione in classifica generale per team, ma poco male, perché eravamo comunque in casa del team ceco Vltava Fund. Siamo stati scavalcati però anche dal team Ragde: era abbastanza palese che prima o poi sarebbe successo, visti i calibri da podio all’interno del Ragde, e soprattutto la differenza l’hanno ottenuta grazie ai successi dei due traguardi Climb e Sprint. Quindi tanti punti in palio e che vanno sommati per la classifica team a fine giornata. Ecco, per il momento siamo abbastanza solidamente ottavi, e questo comunque ci rende felici ed orgogliosi della stagione fino a questo momento. Adesso ci aspetta la Gran Fondo Val Casies dove ci sarà Justyna Kowalczyk che torna a gareggiare, e poi testa al nord con la Vasaloppet in primis e poi tutto il finale di stagione con le quattro tappe tra Birkebeiner, Marcialonga Bodø, Reistadløpet e il Grand Finale Summit a Bardufoss. Sicuramente la stagione a livello di team possiamo definirla più che positiva fino ad ora, specialmente per quanto riguarda Ski Classics. Manca forse ancora un acuto di un atleta maschio. Quello sì, lo aspettiamo. Sappiamo che sono nelle corde dei nostri due big Gustav e Patrick, e li aspettiamo prima di fine stagione. Vogliamo continuare anche nell’iniziativa Cubs di Ski Classics per far provare ad alcuni giovani fuori dal roster dei professionisti, come è successo alla 3 Zinnen con Cristian Bertagnolli. In Repubblica Ceca abbiamo portato il giovane trentino Nicola Romagna, lui è addirittura ancora junior e posso garantire che vedere la felicità di aver provato un’esperienza simile in ragazzi di 20 anni appassionati e che hanno dedicato la loro giovinezza a coltivare un sogno per diventare dei fondisti professionisti è stata una bella soddisfazione, forse la più grande di queste trasferte. Come sempre un grazie va a tutti i supporter, a tutti gli sponsor, a quelli che ci tifano e chiaramente allo staff che con perseveranza e impegno e notti insonni consente ai ragazzi del Robinson Trentino di gareggiare a livello professionistico”.