Home > Notizie
Rubriche

Lo spunto di Zorro – Cristian Zorzi: “A Falun ritroveremo i reali valori della Coppa del Mondo”

Si rinnova l’appuntamento settimana con la rubrica interamente dedicata allo sci di fondo, Lo spunto di Zorro, redatta in compagnia di Cristian Zorzi, ex campione olimpico e mondiale di sci di fondo nonché attuale tecnico della nazionale di Andorra. Le questioni più calde di questo inizio settimana riguardavano in particolare le previsioni attorno alle prossime gare di Coppa del Mondo a Falun, quando sarà ora di tirare le somme in vista degli imminenti Mondiali di Trondheim; oltre a ciò abbiamo dedicato nuovamente spazio a considerazioni legate ai Mondiali juniores e under 23 di Schilpario, dove l’Italia è uscita a testa altissima con ben 5 medaglie. 

FALUN COME ULTIMO TEST IN VISTA DEL MONDIALE: “Questa settimana di gare che precede i Mondiali è una di quelle che la FIS fa bene a mantenere perché tante nazioni la prendono come riferimento per vedere a che punto è la condizione e per sbloccarsi dopo un pesante carico in preparazione, facendo un bel veloce in gara. Ci sarà sicuramente qualcuno che farà più fatica a ingranare, quindi nessun allarmismo, ma trarremo sicuramente qualche indizio specifico in più in vista di Trondheim. Finalmente ritroveremo i reali valori della Coppa del Mondo, quelli che avevamo visto solo a Ruka a inizio anno, quando quasi tutte le squadre erano al completo”. 

L’ITALIA A FALUN: “Sulle convocazioni di Falun, anche in vista dei Mondiali, non sono d’accordo su certe cose: ad esempio credo che De Fabiani non abbia dimostrato di poter essere lì e avrebbe dovuto prima guadagnarsi altrove la convocazione insieme a tutti coloro che ci provano per tutto l’anno. Legittima la presenza di alcuni sprinter, così come quella di Carollo e di Ticcò, mentre capisco fino a un certo punto quella di Noeckler. Mocellini invece lo metterei anche in un’ipotetica Team Sprint al mondiale, perché in grado di trovare il garone e fare la differenza se sta bene. Poi non capisco perché a Di Centa sia bastata una gara fatta bene per ritrovare stabilmente la Coppa del Mondo, mentre Bellini e Pittin che si erano fatte valere sia a Cogne che a Falcade non ci siano. Comunque prendiamo il buono da queste convocazioni così allargate, in modo che si possa finalmente giungere a un organico definitivo e competitivo da portare in Norvegia“.

MONDIALI DI SCHILPARIO: “Dall’under 20 ci si aspettava tanto perché nel corso dell’anno in Fesa Cup abbiamo visto diversi numeri da parte dei nostri atleti, cominciando da Gabriele Matli che è il punto di riferimento di quella squadra e si è visto anche al Mondiali. I maschi erano tutti competitivi e papabili per fare bene in un campionato dove spesso i materiali hanno fatto tanto la differenza, come capitato alla Svezia che non ha saputo adattarsi. Va detto che la Norvegia è stata dominante, ma anche perché molte nazioni si sono viste un po’ a macchia di leopardo e non hanno performato benissimo. Negli under 23, Martino Carollo ha fatto bene, ma avrebbe potuto fare meglio; essendo stato scarrozzato un po’ ovunque, non credo che abbia preparato il Mondiale al meglio. Spesso in Italia si pensa che venga tutto da sé, ma sarebbe più opportuno avere delle preparazioni mirate per gli appuntamenti importanti, se si decide di affrontarli in un certo modo. Un’ ultima considerazione che devo fare: nella sprint femminile è stata iscritta Veronica Silvestri, che alla fine neppure è partita e a mio avviso non doveva proprio essere in startlist; questo strano gioco mi è dispiaciuto perché al suo posto poteva correre Lucia Isonni, ragazza di casa che è stata portata a Cogne per motivi che non capisco, quando poteva correre quella sprint in un contesto molto più adatto al suo percorso attuale”

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image