LENZERHEIDE – L’ultima volta ai Mondiali di biathlon Hannah Auchentaller era tornata a casa con una medaglia d’oro in staffetta. Un risultato storico per l’Italia ma anche per la giovane atleta, che a quella gara nell’edizione della rassegna iridata a Oberhof forse non avrebbe neanche dovuto prendere parte. Questo però è accaduto 2 anni fa: lo scorso anno, infatti, l’azzurra non ha preso parte, a causa di una stagione sottotono e una condizione precaria, ai Mondiali di Lenzerheide. Ma la carabiniera di Anterselva quest’anno c’è, e sarà lei, assieme a Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Tommaso Giacomel, ad aprire il Mondiale azzurro, al lancio della staffetta mista. Fondo Italia, con il suo inviato nella Roland Arena, Giorgio Capodaglio, ha raccolto le emozioni di Auchentaller alla vigilia delle gare.
“Sono state delle emozioni fortissime, sono ancora più contenta di poter rivivere tutto il ritorno ai Mondiali anche se alla fine bisogna affrontarli come una gara qualsiasi, anche se sono contentissima di essere qua” ci ha raccontato, parlando del suo personale ricordo dei Mondiali di Oberhof.
Il nuovo anno ha portato l’azzurra ad avere qualche problema di salute e dopo la tappa di casa, qualche giorno al letto ha complicato l’avvicinamento alle gare, anche se non manca la fiducia. “Dopo Anterselva ho passato di nuovo un paio di giorni al letto, un po’ raffreddata, però a questo giro penso di essermi ripresa, vediamo il passo sugli sci …sono comunque molto fiduciosa e il resto della preparazione è andato bene, sono soddisfatta. E sono contenta finalmente di partire domani“.
Per quanto riguarda la staffetta mista di domani, l’altoatesina rimane ben piantata con i piedi per terra, senza troppe aspettative: “In realtà voglio solo fare il mio, restando concentrata, poi dare il cambio a Doro e godermela!”
Tornando all’esclusione dalla spedizione mondiale di Nove Mesto, Auchentaller ammette che non era “nella forma giusta da poter partecipare. In quel momento ero molto dispiaciuta, magari riguardando indietro ho imparato qualcosa e spero di poter fare buon uso di ciò che ho imparato l’anno scorso e migliorare anche in modo tale da diventare sempre più professionale e un’atleta completa” A distanza di un anno, forse, c’è maggiore sicurezza nei propri mezzi e quel Mondiale mancato è stato anche, a suo modo, un’ulteriore step nella sua crescita di atleta “Sono più consapevole, ma diciamo che cerco sempre di fare il mio. Ho fiducia nelle mie capacità e cercherò di affrontare ogni gara come se fossero gare normali, perché è quello che sono alla fine, senza dargli troppa importanza…o troppo poca”.
Infine, mettendo da parte per un secondo l’atleta, le chiediamo da amica, cosa ha provato nel vedere le bellissime prestazioni di Linda Zingerle agli Europei di biathlon in Val Martello: “Bellissimo! Penso che se lo sia meritato. Ero superfelice per lei perché arriva da un periodo un po’ buio e secondo me le è servito molto e ha confermato quello che tutti sapevamo già, che sa fare un bel biathlon, che è nel posto giusto, e che deve continuare a crederci perché farà vedere grandi cose”.