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Biathlon – Tommaso Giacomel alla vigilia del Mondiale di Lenzerheide: “Le aspettative sono alte. Ho la possibilità di dire la mia”

Foto credits: Federico Angiolini

Dopo aver fatto segnare lo storico “record italiano” dei tre podi consecutivi in Coppa del Mondo, con tanto di vittoria nella mass start di Ruhpolding, Tommaso Giacomel è in questo momento il nome più blasonato del biathlon italiano, quello sul quale sono risposte le maggiori speranze di vedere una medaglia individuale azzurra ai prossimi Mondiali di biathlon a Lenzerheide. Il finanziere di Imer si trova già nella località svizzera, sede delle gare iridate che prenderanno il via mercoledì 12 febbraio, con una staffetta mista che negli ultimi anni ha regalato buone soddisfazioni all’Italia. Un Giacomel che, come suo solito, non si nasconde dietro a un dito ma è piuttosto consapevole di essere uno degli atleti in grado di impensierire nazioni come Norvegia e Francia nel gioco delle medaglie. 

Il biathleta primierotto ha infatti rilasciato delle interessanti dichiarazioni al quotidiano L’Adige a proposito delle sue sensazioni nell’avvicinamento a questo appuntamento importante, al quale arriva con ambizioni e consapevolezza molto alte: “Mi rendo conto che le aspettative sono molto alte, ma fa parte del gioco. So di arrivare a Lenzerheide con la possibilità di dire la mia contro norvegesi e francesi e sarà un mondiale davvero interessante”. 

Giacomel ha poi brevemente ripercorso le cause e i pensieri avuti durante una prima parte di stagione complessa, quando i risultati sembravano non arrivare e la precisione al tiro latitava in più occasioni. Il punto di svolta a suo dire è stato un “semplice” aggiustamento alla respirazione nell’approccio al poligono: “Da fuori è difficile a volte capire perché le cose vanno male. Poteva sembrare che fossi fuori condizione, che sparassi male, ma è bastato mettere a punto un dettaglio sulla respirazione in fase di tiro e le cose si sono sistemate”. 

La tappa casalinga di Anterselva ha inoltre rafforzato la fiducia e il morale di Giacomel, già alti dopo Ruhpolding, che adesso punta a ripetersi su una pista che dal suo punto di vista può adattarsi bene alle sue caratteristiche: “Dopo Anterserlva il morale è alto e so che quello di Lenzerheide è un tracciato che si adatta alle mie caratteristiche, anche se non proprio il mio preferito con quella lunga discesa prima del poligono”. 

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