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Sci di fondo

Sci di fondo – Mondiali U23 a Schilpario, Andrea Zorzi dispiaciuto: “Gara difficile, nella testa avevo pensieri negativi”

Lo sport è bello ma durissimo, non perdona anche la minima distrazione, non concede nemmeno un momento in cui la testa possa lasciarsi andare e di conseguenza condizionare le gambe facendo alzare il tempo sul cronometro. Se mentalmente non si è al cento per cento, allora, ne risente anche la prestazione sportiva, in un maledetto vortice.

È quanto accaduto ad Andrea Zorzi nella 10 km a skating del Mondiale Under 23 di Schilpario. Tanto lavoro, grande impegno con la squadra di sede del Centro Sportivo Esercito, fino a guadagnarsi la convocazione per l’evento iridato giovanile e la selezione per la gara odierna, scavalcando atleti che a differenza sua erano in nazionale fin dall’inizio.

Una presenza meritata, come Zorzi aveva già confermato nella mass start di giovedì scorso, perché alla fine i risultati non mentono. Oggi, però, qualcosa è andato storto, nella testa si sono infilati “pensieri negativi”, come il giovane azzurro ha ammesso. Non è sempre facile, lasciarsi tutto alle spalle, entrare in gara infilandosi in una bolla.

«Oggi è stata una gara difficile, non tanto per il fisico ma per la testa – ha ammesso Zorzi al microfono di Katja Colturi, inviata di Fondo Italia, dopo il 15° posto nella 10 km a skating del Mondiale di Schilpario – oggi purtroppo il mio cervello pensava a tutt’altro piuttosto che alla gara».

Il ventunenne fiammazzo non ha specificato quale sia stato l’evento che l’ha turbato non permettendogli di performare come avrebbe voluto e meritato per tutto l’allenamento fatto in questi mesi: «Le gare già non sono facili. Soprattutto ad un livello così alto bisognerebbe pensare soltanto ad andare forte. Invece, oggi, in quei punti del circuito in cui non sentivo i tifosi fare rumore, avevano la meglio i miei pensieri molto negativi. Per fortuna sulle salite avevo il mio allenatore, Simone Paredi, che ringrazio, che mi urlava ed incitava, allora ci credevo nuovamente molto.  Ma quando mi trovavo nuovamente solo con i miei pensieri andavo in difficoltà, non ero concentrato. Mi dispiace, ho dato il massimo che potevo».

In uno sport individuale è sempre una sfida contro sé stessi. «Oggi ho capito quanto sia importante ricevere sostegno, non si può fare tutto da soli. Ringrazio tutti coloro che mi hanno tifato, i miei genitori, perché senza di loro non so nemmeno se avrei tagliato il traguardo. Ho tante persone da ringraziare, in particolare gli skimen, che dopo avermi preparato ottimi sci, mi hanno anche urlato sempre di non mollare».

Nel dolore di una giornata negativa, Zorzi ha voluto però celebrare il lavoro svolto dal Comitato Organizzatore: «Ringrazio tutti per questo Mondiale. È bello vedre quanto abbia fatto bene l’Italia. Speriamo sia stata solo giornata con tanti pensieri negativi che spero possano andare via».

La stagione non è finita, Zorzi avrà il bisogno di ricevere un grande sostegno per concentrarsi su ciò che più ama e gli riesce anche bene. Ci sono ancora gare internazionali da disputare e soprattutto un Campionato Italiano che sarà importante. Fondamentale sarà arrivarci con la testa giusta.

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