SCHILPARIO – Giacomo Petrini, dopo l’ottavo posto nella 10 km a skating dei mondiali under 23, si presenta ai microfoni dell’inviata Katja Colturi con il piglio di chi sa di aver fatto una gran gara, dando il meglio di se stesso, nonostante venisse da una prestazione che lo aveva lasciato molto insoddisfatto. Un ottavo posto che significa molto e sicuramente ripaga anche di alcuni sacrifici e scelte di vita, che lo hanno visto spostarsi da Subiaco a Malles per inseguire il proprio sogno nello sci di fondo.
L’atleta di Subiaco, attualmente in forza al centro sportivo Esercito, è davvero contento della prova d’orgoglio messa in pista quest’oggi, soprattutto perché arrivata nella tecnica meno preferita: “Sono veramente contento, non pensavo di esprimermi in questo modo soprattutto nel pattinato che non è la mia tecnica preferita; credo di essermi rifatto dalla 20 km in classico che mi ha un po’ buttato giù“.
Petrini si è soffermato sull’importanza di saper resettare dopo una prova deludente, grazie anche al supporto dei tecnici, in grado di dare il consiglio giusto nel momento opportuno: “Dopo quella gara, il mio allenatore Fulvio Scola mi ha fatto un bel discorso, mi ha fatto capire cose importanti e ho cercato di resettare, dando il massimo oggi“.
Un ultimo commento sul clima che gli atleti azzurri stanno vivendo in questo Mondiale, caratterizzato da grandi prestazioni in tutte le categorie, ultima il bronzo di Martino Carollo: “Sicuramente c’è un po’ di tensione, ma in squadra ci divertiamo. Quando dobbiamo allenarci stiamo lì con la testa, ma poi svaghiamo e penso che sia la chiave per andare avanti e fare belle gare. Quando i nostri atleti, come Martino oggi, fanno un’ottima gara siamo tutti contenti e vuol dire che il lavoro che stiamo facendo ci porta nella direzione giusta”.