Quella 2024/25 non è esattamente la migliore stagione che Vetle Sjaastad Christiansen possa ricordare: un inizio un po’ stentato in Coppa del Mondo gli ha fatto perdere il posto da “titolare” nella squadra del circuito maggiore, finendo declassato tra Campionati Europei e IBU Cup, dove in queste settimane sta cercando di riconquistare la fiducia dei tecnici che lo ha selezionato come riserva ai Mondiali e per accaparrarsi soprattutto un posto in staffetta per la rassegna iridata, dove potrebbe essere schierato – visti gli addii dei fratelli Boe a fine stagione – lo storico quartetto, composto dai fratelli Boe, Laegreid e lo stesso Christiansen, che è stato protagonista di tante gare e successi memorabili. Tra Christiansen e quel posto in staffetta, però, c’è un ostacolo che porta il nome di Martin Uldal, che ha ottenuto una vittoria e diverse posizioni di vertice in Coppa del Mondo nell’ultimo mese.
“Penso di aver fatto abbastanza bene da meritare un posto” ha dichiarato il 23enne al giornale norvegese VG “però c’è da capire se sia una buona idea debuttare in una staffetta dei Mondiali, posso capire questa argomentazione”.
Con la staffetta maschile che si terrà nella penultima giornata di gare della competizione iridata, le gare individuali saranno fondamentali per Uldal e gli altri papabili (ad esclusione di Christiansen che non sarà della partita) per guadagnarsi un posto nel quartetto. “Martin è sulla lista” ha confermato l’allenatore Siegfried Mazet “Sappiamo di avere cinque buoni candidati oggi. A mio avviso, la situazione è buona”.
Quest’anno, la staffetta maschile ha visto il monopolio francese del gradino più alto del podio, ma negli ultimi anni i norvegesi si sono sempre fatti valere nel corso delle stagioni, benché nelle ultime due edizioni dei Mondiali abbiano dovuto cedere ad altri la medaglia d’oro: alla Francia in quel di Oberhof e alla Svezia lo scorso anno a Nove Mesto. In occasione della gara in Repubblica Ceca, fu proprio a causa di Christiansen, tradizionalmente ultimo staffettista della squadra norvegese, ha concedere la vittoria clamorosa a vicini di casa e rivali della Svezia, finendo nel giro di penalità con tre bersagli non coperti proprio all’ultimo poligono.
Nonostante questo, il 32enne di Geilo ritiene ancora di poter dire la sua e per contribuire al successo della squadra. “Siamo la migliore staffetta di tutti i tempi, i quattro che hanno corso di più negli ultimi quattro anni. Siamo stati i più forti secondi classificati, i nostri risultati sono stati incredibilmente buoni”. E se la staffetta di Anterselva può servire da indicazione, il biathleta è ancora in corsa per potersi confermare.
