Il conto alla rovescia è iniziato. Oggi, 6 febbraio 2025, parte ufficialmente il countdown di avvicinamento alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, quando manca esattamente un anno all’inaugurazione ufficiale della kermesse italiana a cinque cerchi. Per scandire la marcia di avvicinamento al grande evento, nella mattinata è andata in scena presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano una conferenza stampa di presentazione dei passi che ci condurranno al 6 febbraio 2026, data in cui è prevista la spettacolare cerimonia di apertura nella cornice dello Stadio Giuseppe Meazza di San Siro. Una presentazione in grande stile quella odierna, alla presenza di molte delle maggiori autorità italiane, oltre al presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach.
Risuona l’inno italiano nella sala delllo storico Piccolo Teatro, seguito dal solenne inno olimpico. E questo perché i 365 giorni alle Olimpiadi sono anche l’occasione per celebrare formalmente la “IOC Invitation Ceremony” con cui il CIO – nella persona di Thomas Bach – ha ufficialmente invitato non solo tutte le nazioni a partecipare all’evento, ma in particolare 6 Comitati Olimpici Nazionali: la Grecia come nazione ospitante delle prime Olimpiadi, la Cina come sede degli ultimi Giochi Invernali (Pechino 2022), la Francia che ospiterà i prossimi (Alpi Francesi 2030), l’Italia padrona di casa, oltre alle sedi già definite dei prossimi Giochi Estivi quali gli Stati Uniti (Los Angeles 2028) e l’Australia (Brisbane 2032).
![](https://www.fondoitalia.it/wp-content/uploads/2025/02/IOC-Invitation-Ceremony-Milano-febbraio-2025.jpg)
Thomas Bach, che in un lungo e sentito discorso ha espresso il proprio piacere nel dare il via all’avvicinamento ai Giochi 2026. Partendo da una citazione di Pierre de Coubertin, con cui ha definito le Olimpiadi “un pellegrinaggio nel passato e un atto di fede per il futuro”. Il presidente del CIO ha ringraziato tutte le autorità presenti,sottolineando tutte le qualità dei Giochi italiani: partendo dalle bellezze naturali, passando per le avveniristiche strutture a disposizione, fino ad arrivare alle qualità morali e la passione che contraddistingue lo spirito italiano.
Tra video, contributi live e invitati speciali, si è dato spazio anche agli atleti, veri protagonisti delle Olimpiadi. A portare la propria testimonianza sul palco sono stati – oltre alla nuotatrice Federica Pellegrini che ha accompagnato Malagò nell’Invitation Ceremony – anche altri 5 sportivi di rilievo del passato e del presente: Debora Compagnoni (Italia, sci alpino), Amos Mosaner (Italia, curling), Catherine Raney Norman (Stati Uniti, pattinaggio di velocità), Tahli Gill (Australia, curling), Dean Hewitt (Australia, curling).
A fare gli onori di casa, il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Saranno Olimpiadi speciali, perché saranno le prime Olimpiadi diffuse. Per Milano sarà un evento significativo, qui ci sarà il reparto del ghiaccio e la cerimonia di apertura. Non si tratta solo di sport, ma di un evento comunitario, in cui è importante coinvolgere tutti. La squadra è forte e coesa, gli italiani vogliono le Olimpiadi”.
Al suo fianco il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi: “Sono stati anni impegnativi. Ringrazio tutti per i lavori fatti e per quello che stiamo ancora facendo. Sono contento del lavoro che è stato fatto, manca l’ultimo miglio, quello più difficile. Ma sono convinto, saranno le Olimpiadi migliori di sempre”.
Scontata la presenza anche del presidente del Comitato Organizzatore di Milano-Cortina Giovanni Malagò: “Siamo molto consci delle responsabilità che abbiamo, lavoriamo per rispettare e migliorare le enormi aspettative. C’è molta competenza e c’è consapevolezza rispetto alle cose che andranno fatte. Posso garantire che l’obiettivo è che l’Italia esca in un modo meraviglioso agli occhi del mondo. Il secondo obiettivo è l’eredità. Dopo la cerimonia conclusiva delle paralimpiadi sappiamo che ci sarà il giudizio finale e tutti saremo orgogliosi di essere italiani”.
Proseguendo, non è mancato l’intervento del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Dobbiamo cercare di coinvolgere tutti in qualcosa di unico, che tutti i cittadini dovranno ricordarsi per tutta la vita. Olimpiadi diffuse, sostenibili, senza sprechi e con una grande legacy. Una prosecuzione che proseguirà nel 2028, con le aolimpiadi Giovanili del 2028”.
A completare il contributo da parte dei dei rappresentanti delle regioni coinvolte dai Giochi, anche 3 rappresentanti da Veneto, Trentino e Alto Adige. Ha parlato il presidente del Veneto Luca Zaia: “Volevo ringraziare Thomas Bach perché in noi ha creduto 2 volte, con le Olimpiadi 2026 e con le Olimpiadi Giovanili del 2028. Voglio ringraziare tutti i volontari e tutti i ragazzi che si sono candidati”. Al suo fianco, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher: “Ci ha convinto subito questa volontà di riportare le Olimpiadi nei luoghi dove ci sono già le strutture. Vogliamo celebrare la festa dello sport e dei popoli”. Spazio anche a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento: “Per noi è un grande orgoglio fare parte di questa squadra che rappresenta chi ha creduto fin da subito nelle Olimpiadi. Avere anche l’assegnazione del 2028, va nella giusta direzione. Gli investimenti che si fanno ora serviranno anche negli anni a venire. Abbiamo davanti un anno di grande lavoro, saranno Olimpiadi entusiasmanti”.
Prezioso poi il contributo di Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, il quale ha sottolineato: “Sono 365 giorni che passeranno velocemente, molto più velocemente di quelli già trascorsi. Abbiamo ancora tanto da fare e insieme affronteremo questi ultimi giorni. Cercheremo di ispirarci all’impegno e la determinazione degli atleti, la passione di volontari e tifosi. Coltiviamo un sogno, che è quello di andare oltre e migliorare la nostra società e il benessere delle persone”.
Nel salotto conclusivo, attraverso il quale si sono esplorati numerosi temi legati anche alle strutture che ospiteranno le gare, ha parlato anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: “94 infrastrutture di cui 45 sportive per 4.5 miliardi. Riassumere in 2 minuti anni di battaglie non è facile. Mi porto dietro gli occhi di operai che a Livigno lavoravano con -12 gradi”. Snocciolando gli impegni presi nel concreto per portare avanti questa impegnativa manifestazione, Salvini conclude: “L’inclusione e la sostenibilità non sono slogan, ma sono pratica”.